FED CUP – L'urna del Roland Garros ci offre la Francia: a dodici mesi dalla sconfitta di Genova, l'assalto alla Davis delle donne ripartirà proprio da loro. Potrebbe essere l'ultimo anno con Barazzutti in panchina: motvo in più per schierare le migliori? 

Un Gruppo Mondiale a otto squadre non è il massimo della vita. Si rischia di cadere nella monotonia, in sfide sempre uguali. Però c'è un lato positivo: se prendi una batosta, hai la possibilità di rimetterti in sesto. E così, la Fed Cup 2016 sarà un'occasione di rivincita per la nazionale di Corrado Barazzutti, la cui esperienza da capitano potrebbe essere agli sgoccioli (“Dopo le Olimpiadi rimetterò il mio mandato nelle mani del Consiglio Federale” ha detto in più occasioni). I prossimi 6-7 febbraio andremo in Francia per vendicare la clamorosa sconfitta di Genova. Ricordate? Al 105 Stadium sembrava tutto facile dopo la prima giornata, poi andò in scena un'incredibile Caporetto rosa, sublimata dall'ingloriosa fine del doppio Errani-Vinci, battute in due set da Garcia-Mladenovic. Le francesi hanno poi perso la semifinale contro la Repubblica Ceca, mentre noi ci siamo salvati battendo gli Stati Uniti di Serena Williams a Brindisi. A otto mesi dalla sfida sarebbe assurdo anche solo ipotizzare pronostici e possibili schieramenti. Vale la pena, semmai, dare un'occhiata allo stato di salute del tennis francese in gonnella. E' discreto. Tre mesi fa, si pensava che le uniche carte fossero Alize Cornet e Caroline Garcia, poi l'arma vincente è stata Kiki Mladenovic. L'impressione è che sarà proprio lei, biondissima di origine balcanica, l'arma in più di Amelie Mauresmo. Serve bene, è giovane e ha grandi margini di miglioramento. Non è detto che sia meno forte della Garcia, più sponsorizzata di lei. Sono lontani i tempi del tweet di Murray, ormai non è più un fattore. Ma se Caroline si è fermata alle porte delle top-20, la Mladenovic sta crescendo e ha fatto bella figura anche al Roland Garros. Schiereranno lo stesso quartetto di Genova? Salvo miracoli, sarà così per tre quarti. E' possibile che l'esperta Pauline Parmentier possa lasciare spazio a una giovane, con ogni probabilità Ocean Dodin. Classe 1996, è in grande ascesa e non è detto che a febbraio sia già tra le top-100. Ad oggi, è difficile ipotizzare ulteriori inserimenti. Amandine Hesse non sembra forte quanto graziosa, mentre va ancora valutata Manon Arcangioli.


QUALE SUPERFICIE PER ACCOGLIERCI?

L'Italia avrà bisogno di Camila Giorgi, senza dubbio, nonché di Flavia Pennetta. Fu proprio Flavia, nel 2009, a raccogliere due punti d'oro (con annessa polemica con il giudice di sedia Louise Engzell) per un successo che poi ci lanciò verso il trofeo finale. Non vanno dimenticate Sara Errani, Roberta Vinci e Karin Knapp. Difficilmente usciremo da questo parco giocatrici, il cui utilizzo può variare in base alla superficie. Già, la superficie. Nove anni fa ci accolsero sulla terra rossa indoor, mentre nel 2009 optarono per un più tradizionale cemento indoor. Il risultato non cambiò. Fossimo in Amelie Mauresmo, non saremmo così sicuri. E' vero che a Genova si sono imposte sulla terra, ma ci furono circostanze molto particolari. L'impressione è che solo la Cornet si esprima al meglio sulla terra, mentre il servizio di Garcia e Mladenovic può essere molto pericoloso sul duro. Giocando su un campo particolarmente rapido, tra l'altro, le francesi potrebbero disinnescare un po' di potenziale di Sara Errani e seminare qualche dubbio in Corrado Barazzutti. E' un sfida difficile ma non impossibile, meno complicata di una trasferta in Romania, che avrebbe nascosto parecchie insidie ambientali, oltre all'indubbia qualità di Simona Halep. Se davvero sarà l'ultimo anno di Corrado Barazzutti, magari il capitano avrà una motivazione extra per spingere le migliori a partecipare e chiudere in bellezza la sua esperienza, magari con il quinto trofeo in tasca.


POSSIBILE SEMIFINALE IN RUSSIA

Tra gli altri match, il più interessante è certamente Romania-Repubblica Ceca, con le padrone di casa al battesimo di fuoco nella Fed Cup che conta. Contro le imbattibili ceche avranno il vantaggio del fattore campo: molto dipenderà dalla presenza di Simona Halep, tenendo conto che si giocherà subito dopo l'Australian Open. Molto interessante Germania-Svizzera, due squadre che hanno dimostrato di tenere molto alla Fed Cup, mentre la Russia non dovrebbe avere problemi contro l'Olanda, possibile cenerentola del World Group. L'Italia seguirà con interesse questo match, poiché in caso di vittoria in Francia dovremmo recarci proprio in Russia. In quel caso, chissà se Maria Sharapova avrà ancora bisogno di giocare per assicurarsi le Olimpiadi di Rio. Ma sono soltanto ipotesi: da oggi in poi, l'attenzione è soltanto sulla Francia. Nel World Group II, le americane ripartono da un match interno contro la Polonia, mentre desta curiosità la sfida tra Slovacchia e Australia.

 

FED CUP 2016
WORLD GROUP I

Romania – Repubblica Ceca

Germania – Svizzera

Francia – Italia

Russia – Olanda

 

WORLD GROUP II

Slovacchia – Australia

Canada – Bielorussia

Stati Uniti – Polonia

Serbia – Spagna