È 1-1 all’O2 Arena di Praga, dopo la prima giornata della finale di Fed Cup. La Repubblica Ceca passa in vantaggio con Petra Kvitova, la Russia risponde con Maria Sharapova. Domani le due stelle si affrontano in un match preziosissimo, ma forse non decisivo.Uno pari e palla al centro, anzi, al terzo singolare di domani fra le numero uno Petra Kvitova e Maria Sharapova. La prima giornata della finale di Fed Cup di Praga non ha riservato alcuna sorpresa: le due stelle dei rispettivi team dovevano vincere e hanno vinto, chi senza grossi problemi e chi con qualche difficoltà in più. Ma quello che conta è il pareggio a fine giornata, che mette d’accordo tutti e lascia apertissimo l’esito della finale. Fiduciosi per il punto della Sharapova, i russi hanno sognato per un set grazie ad Anastasya Pavlyuchenkova, protagonista di un ottimo finale di stagione (col titolo a Linz e la finale a Mosca) e preferita da Anastasya Myskina a una Makarova al rientro dopo due mesi e mezzo di stop. Una fiducia ripagata fino a quando le è stato possibile, contro una Kvitova che ha giocato il classico match da due volti. Prima tutto male, con un 6-2 scappato via troppo velocemente con una quindicina di errori gratuiti, poi tutto bene, con due set splendidi che non hanno dato chance all’avversaria, confermando il solito grande rendimento della ceca in Fed Cup. Oggi si è presa la settima vittoria di fila: non perde dal 2013. Il turning-point dell’incontro è arrivato sull’1-0 del secondo parziale, quando in un game interminabile è riuscita a strappare il servizio all’avversaria e portarsi finalmente avanti nel punteggio, e da quel momento è diventata totalmente padrona dell’incontro. Gli errori hanno lasciato spazio ai colpi vincenti, la Pavlyuchenkova non è riuscita a reggere il ritmo e la sfida è volata via senza alcun intoppo, regalando la prima gioia al pubblico del talismano O2 Arena. Lo stadio di Praga, da anni centro di tutti (o quasi) gli incontri delle nazionali ceche di tennis, ha già ospitato due dei tre successi nella competizione della Repubblica Ceca (ne erano arrivati altri cinque prima della scissione dalla Slovacchia), nel 2012 contro la Serbia e dodici mesi fa contro la Germania.
‘MASHA’ PER LA VENDETTA
Tuttavia, per il team capitanato dal 2008 da Pet Pala (il quale prima della finale ha ricevuto l’Award of Eccellence, in qualità di “persona che rispecchia gli ideali e lo spirito della competizione”) il vantaggio è durato poco più di un’ora e mezza: giusto il tempo servito a Maria Sharapova per regolare in due set Karolina Pliskova, capitolata con il punteggio di 6-3 6-4. Per la Russia, la presenza della sua numero uno è manna dal cielo. In carriera aveva giocato in nazionale solamente quattro volte, e sempre al primo turno, ma i Giochi Olimpici chiamano e ‘Masha’ deve rispondere, quindi tanto vale farlo bene. L’ha fatto con una prestazione convincente, contro un’avversaria potente ma inferiore. La ceca ha provato a fare il suo gioco, spingendo forte la palla per cercare di aprire qualche falla nell’ottima difesa della russa, ma a pagare è stata la tattica della Sharapova. Risolto il primo set con un break sul 4-3, ‘Masha’ è subito finita sotto in apertura di secondo, ma per la Pliskova il sogno è scemato molto presto. Prima 2-2, poi 4-2 Sharapova, quindi una splendida dimostrazione di forza sul 4-3. La siberiana si è trovata sotto 0-40, ma ha cancellato tutte le tre chance e si è presa un game di vitale importanza, che ha definitivamente tagliato le gambe alla Pliskova. La ceca non ha smesso di provarci, ha annullato due match-point sul 5-3 e tenuto la battuta, ma la Sharapova non ha tremato. “Mi aspettavo un match complicato – ha detto la vincitrice– in uno stadio pieno, ma è andata bene, nonostante qualche difficoltà sono riuscita a chiudere in due set”. La Russia insegue un successo che manca dal 2008, quando Kuznetsova e Zvonareva andarono a far man bassa in Spagna. Stavolta, la responsabilità è quasi tutta nelle mani di ‘Masha’, che nel primo singolare di domenica andrà a caccia della rivincita contro Petra Kvitova, che l’ha sbattuta fuori dalle WTA Finals di Singapore. “Il nostro gioco non ha segreti per l’avversaria”, la chiosa finale. Vero, ma due settimane fa è parso che Petra ne sapesse qualcuno in più.
FED CUP 2015 – FINALE
Repubblica Ceca-Russia 1-1
Petra Kvitova (CZE) b. Anastasia Pavlyuchenkova (RUS) 2-6 6-1 6-1
Maria Sharapova (RUS) b. Karolina Pliskova (CZE) 6-3 6-4
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