Buone notizie per Sara Errani e Roberta Vinci: si qualificano per il Masters di doppio e raggiungono le semifinali a Bad Gastein e Bucarest. Le giocheranno da favorite.
Di Riccardo Bisti – 12 luglio 2014
Curiosamente, l’annuncio arriva in una delle poche settimane in cui Roberta Vinci e Sara Errani non sono insieme. La WTA ha informato che le azzurre sono la prima coppia ad essersi qualificata per le WTA Finals di doppio, in programma a Singapore dal 17 al 26 ottobre. Sarà un maxi-evento: per la prima volta, il doppio avrà la stessa “dignità” del singolare. Fino all’anno scorso si qualificavano soltanto quattro coppie e si giocavano solo semifinali e finale. Da quest’anno, otto coppie proprio come il singolare (ma niente gironi all'italiana: eliminazione diretta a partire dai quarti). Sara e Roberta sono certe di esserci in un virtù di una classifica stagionale che le vede al primo posto con un vantaggio enorme: nella classifica stagionale hanno quasi 4.000 punti in più rispetto alle prime inseguitrici Hsieh-Peng. Il palmares delle azzurre è noto: cinque titoli Slam, otto finali negli ultimi undici Major e 196 vittorie complessive e venti titoli, quattro nel 2014: Australian Open, Stoccarda, Madrid e Wimbledon. Per loro sarà la terza partecipazione consecutiva al Masters. “Sara e Roberta hanno formato una delle coppie più dominanti degli ultimi anni – ha detto Stacey Allaster – nel corso degli anni, gli appassionati di tutto il mondo hanno mostrato un grande rispetto per il loro livello di gioco e palmares”. Per la Vinci sarà la quarta partecipazione, poiché nel 2001 si qualificò in compagnia di Sandrine Testud. La Errani è ancora in corsa per un posto in singolare: attualmente è dodicesima nella Race e non è escluso che possa guadagnare qualche posizione e tornare in lizza. Il trofeo del torneo di doppio alle WTA Finals sarà intitolato a Martina Navratilova.
SARA GESTISCE LA PIOGGIA, CAMILA NO
Ma le gioie non finiscono qui: venerdì 11 luglio 2014 è stata una giornata positiva per entrambe, poiché hanno centrato le semifinali, rispettivamente a Bad Gastein e Bucarest. In Austria c’è stata una lunga interruzione per pioggia che ha raffreddato i muscoli di Sarita, impegnata contro la sudafricana Chanelle Scheepers. Ha impiegato un po' a carburare, perdendo cinque giochi consecutivi nel primo set. Poi si è ripresa e ha mostrato una certa superiorità, centrando una semifinale più importante per il morale che per i punti. Con la finale di Palermo in scadenza (tra l’altro, pare che gli organizzatori del defunto torneo siciliano si stiano attivando per riportarlo al Country Club nel 2017), soltanto la vittoria le consentirà di guadagnare un discreto gruzzolo di punti. Tuttavia, vincere alimenta la fiducia e portare a casa un altro titolo sarebbe molto importante, anche perché in finale potrebbe trovare un’avversaria ostica come Andrea Petkovic, ottima semifinalista a Roland Garros. In semifinale se la vedrà con l’americana Shelby Rogers (n. 147 WTA), vincitrice a sorpresa su Camila Giorgi con un netto 6-1 7-5. Un risultato a sorpresa: evidentemente, la Rogers ha gestito meglio della Giorgi la lunga attesa per la pioggia. L’incontro, tra l’altro, si è giocato su un campo secondario. E si sa che l’azzurra preferisce i grandi palcoscenici.
ROBERTA VINCE SENZA IL DOPPIO
E’ ancora più importante il risultato di Roberta Vinci a Bucarest. In doppio continua a vincere, ma il suo 2014 in singolare è stato piuttosto difficile. Quella centrata in Romania è la prima semifinale dell'anno, utile per contenere i 280 punti della vittoria palermitana di dodici mesi fa (proprio in finale contro la Errani). L’azzurra ha giocato una buona partita contro Petra Cetkovska, avversaria sempre ostica perché imprevedibile. Affidandosi a due colpi piatti piuttosto incisivi, la ceca ha cercato di attaccare il più possibile sul rovescio dell’azzurra, che però si è difesa egregiamente e si è imposta col punteggio di 7-5 6-3, peraltro dopo essere stata in svantaggio di un break nel primo set. Curiosamente (ma non troppo) il risultato arriva in una settimana senza l’impegno del doppio. Un indizio non fa ancora una prova, ma a 31 anni è possibile che Roberta patisca più di Sara il maxi impegno singolare-doppio, peraltro a ottimi livelli. Naturalmente il doppio è diventato troppo importante per essere trascurato, soprattutto negli eventi importanti, ma saltare qualche evento – proprio come in questi giorni – può essere benefico per il rendimento in singolare. Roberta è attesa da una semifinale assolutamente alla portata contro la slovacca Kristina Kucova (n.166 WTA), mentre in finale ci sarebbe Simona Halep, che in questi giorni sta riempiendo il centrale di Bucarest come non accade neanche nella prova ATP. Un’eventuale finale contro la n. 3 del mondo avrebbe un’enorme fascino. Ma prima bisogna arrivarci.
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