Spagna avanti: David Ferrer si conferma più forte di Stepanek e lo batte in tre set, sia pure tra alti e bassi. Il campo è velocissimo, ricorda i grandi tornei indoor di 20 anni fa.
Il saluto tra David Ferrer e Radek Stepanek

Di Gianluca Roveda – 16 novembre 2012


Sembra di essere tornati a quando i francesci fischiavano Goran Ivanisevic dopo ogni ace a Parigi Bercy. Il croato si arrabbiava, e tirava ancora più forte. Sono passati 20 anni, ma il tennis è cambiato. Negli anni 90, Radek Stepanek avrebbe battuto David Ferrer su un campo del genere, il Novacrilyc Ultracushion, la cui velocità è a pochi punti percentuali dal massimo consentito. Invece le gambone di Speedy Ferrer hanno avuto la meglio, e il 6-3 6-4 6-4 con cui la Spagna è andata in vantaggio avrebbe potuto essere più netto. Basti pensare che, nei primi due set, Ferrer ha avuto una montagna di palle break (una ventina!), ma ne ha trasformate soltanto due, di cui una grazie a un doppio fallo di Stepanek. Il 34enne ceco ha fatto quel che ha potuto, ma era troppo inferiore. In realtà, buona parte delle occasioni sciupate da Ferrer sono merito di Stepanek, bravissimo a catapultarsi a rete appena poteva. Alla fine saranno 64 i tentativi di attacco, con un onorevole 58% di trasformazione. Niente male, se dall’altra parte hai uno dei migliori passanti del circuito. Ma era una Mission Impossible. Non c’è mai stata l’impressione che il match potesse girare. E’ facile ragionare con il senno di poi, ma schierare Lukas Rosol nella prima giornata avrebbe avuto senso. Reduce dalla vittoria al challenger di Bratislava, l’ultimo giustiziere di Nadal può essere molto pericoloso su questi campi. Magari non ci riesce (e accade spesso…), però ha la potenza che serve per sfondare anche un velocista-maratoneta come Ferrer. Essendo il punto meno indirizzato della serie, avrebbe avuto senso preservare Stepanek per il doppio e l’eventuale punto del 2-2 dove – allora si – conterebbero cuore, testa ed esperienza.
 
Paradossalmente, il match è svoltato in un game vinto da Stepanek, il sesto del primo set. Con Ferrer avanti 3-2, il ceco ha lottato 24 minuti per tenere il suo turno di battuta. In un game con undici parità, ha cancellato sette palle break prima di salvarsi. Ma si vedeva che arrancava, che il serbatoio si stava pericolosamente svuotando. Dall’altra parte, Ferrer trottava senza mostrare segni di cedimento. Lo stacco arrivava un paio di game dopo, quando Stepanek commetteva tre doppi falli. Lo spagnolo non si faceva pregare, e intascava il primo parziale. Sullo slancio, prendeva un break di vantaggio in avvio di secondo (cinque game di fila per lui), salvo concedersi l’unica distrazione della partita. Su questi campi non puoi staccare il cervello, altrimenti capita che anche un giocatore in difficoltà possa raggiungerti sul 3-3, caricando se stesso e i 13.000 della 02 Arena praghese. Lo spirito è sempre stato giusto: sul 4-4, Radek cancellava altre due palle break (la n. 19 e la n. 20), ma nulla poteva sulla risposta vincente che mandava Ferrer a servire per il set. Un ace sigillava anche il secondo. Non era più possibile né umano ipotizzare una rimonta. La partita è scivolata via senza sussulti. Un altro minuto di distrazione (stavolta veniale) consentiva a Stepanek di allungare l’agonia fino a cedere definitivamente, sbagliando l’ultima volèe di rovescio.
 
Ferrer – tanto per cambiare – ha mantenuto un basso profilo nella conferenza stampa post-partita. In realtà, prima di scendere in campo sia era lamentato via Twitter per un'intervista uscita su El Pais, in cui a suo dire era stato travisato il suo pensiero (aveva parlato dell’esclusione di Feliciano Lopez a favore di Almagro). A punto fatto, era decisamente più rilassato. “Non pensate che sia stata una passeggiata. Ho fatto un po’ di fatica soprattutto a chiudere, lui mi veniva a rete su ogni palla”. Da parte sua, capitan Corretja fa i complimenti a Stepanek: “Ha giocato alcune volèe impressionanti, si muoveva come un gatto. Per questo ha messo qualche dubbio a David, che è stato bravo a non disunirsi. Adesso arriva il difficile”.

FINALE COPPA DAVIS
REPUBBLICA CECA – SPAGNA 0-1

David Ferrer b. Radek Stepanek 6-3 6-4 6-4