Approvato il piano di rinnovamento dell'All England Club. 70 milioni di sterline che serviranno a dotare di un tetto retrattile anche il Campo 1. Sarà pronto nel 2019.

Di Riccardo Bisti – 14 dicembre 2014

 

Semaforo verde. Zitti zitti, gli inglesi sanno capire prima di altri quando è il momento di innovare, anche a costo di dare un calcio alla tradizione. Il consiglio dell'All England Club ha dato il via libera a un progetto di modernizzazione dell'impianto. Un progetto di 70 milioni di sterline, il cui investimento maggiore riguarderà la costruzione di un tetto retrattile sul Campo 1. L'impianto sarà pronto nel 2019 e si aggiungerà al tetto già presente sul Centre Court, inaugurato nel 2009. E' una piccola rivoluzione: costruire un tetto per un campo in erba naturale non è semplice come farlo in altre situazioni. Il tetto sul centrale è un capolavoro di ingegneria: la costruzione del secondo impianto terrà Wimbledon in linea con gli altri Slam: tra un mese, l'Australian Open inaugurerà il terzo campo coperto, la Margaret Court Arena. A Parigi si sono finalmente sbloccati i progetti e a New York sono già iniziati i lavori per la costruzione del tetto sull'Arthur Ashe Stadium. Entriamo nei dettagli: è stato approvato un piano di sette anni, definito “un momento decisivo” nella storia del Club. Il tetto è stato progettato per chiudersi in dieci minuti in caso di pioggia, con la possibilità di riprendere il gioco appena 30 minuti dopo la sospensione del gioco. Il Campo 1 di Wimbledon, inaugurato nel 1997 dopo la demolizione del vecchio campo, attaccato al Centre Court, può ospitare fino a 11.500 spettatori. Il tetto e le luce artificiali consentiranno di giocare fino alle 23 locali, orario limite posto da Wimbledon. Oltre non si può andare per non disturbare la quiete della zona.


VIA TUTTI I DEBITI

I lavori inizieranno già prima della prossima edizione, ma continueranno a spezzoni per impedire disagi. Il progetto non si limiterà a coprire il Campo 1, ma ci sarà un miglioramento generale delle strutture e la costruzione di un nuovo maxi-schermo nei pressi della mitica “Murray Mount” (la ex Henman Hill), dove i fans sprovvisti di biglietto per il Centre Court non si radunano per seguire i match. È anche prevista la demolizione del campo 19, sostituito da una piazza con cortile e giardini. L'operazione sarà resa possibile grazie alla vendita di obbligazioni finanziarie per 2.500 sterline, che hanno fruttato al club un tesoretto di 103,5 milioni di sterline. Oltre a realizzare i nuovi progetti, l'incasso servirà a pagare 35 milioni di debiti. Richard Lewis, capo dell'All England Club, ha detto: “E' una notizia fanstastica, siamo fieri della nostra posizione al vertice del tennis mondiale. Una posizione che sarà ancora più solida negli anni a venire. Il nuovo progetto è una nuova notizia per il club, ma anche per la città di Londra. Le due settimane di Wimbledon, infatti, offrono una grande spinta economica alla città. E' un momento decisivo nella storia di Wimbledon. Siamo entusiasti”. Il generale clima di soddisfazione non è stato intaccato dalle quattro lettere di opposizione giunte dai residenti della zona, i quali si lamentavano degli aspetti troppo “mondani” dei disegni degli architetti di Grimshaw, gli stessi che hanno realizzato l'Eden Project in Cornovaglia. Il progetto giovani dell'All England Club, dal campo 19 è stato spostato in alcuni campi provvisori nei paraggi, il che ha preoccupato alcuni abitanti. Tuttavia, secondo il club c'è la soddisfazione e l'appoggio del 98% dei residenti.