dal nostro inviato a Ginevra, Max Grassi
E' servito il miglior Federer per avere ragione di un Simone Bolelli formato super. In un Palaexpo straripante di rossa passione, con un pubblico talmente rumoroso dal costringere il decano dei giornalisti italiani – il mitico Gianni Clerici – a lasciare le tribune indispettito dopo pochi game, il 28enne da Budrio-Bologna ha giocato un match maiuscolo, aggressivo e coraggioso.
E' finito in tre set, 7-6 6-4 6-4, ma il fuoriclasse elvetico ha dovuto aspettare il settimo gioco del secondo set per spezzare la partita e portare l'inerzia dell'incontro sul versante elvetico.
Il match di Bolelli è stato esaltante. Per tenere il passo di Federer, Simone ha dovuto mettere mano a tutto il suo repertorio, servendo bene e sparando il suo diritto esplosivo in faccia ai 18.200 tifosi che sostenevano a gran voce il loro beniamino tanto da far tremare le tribune dell'immenso impianto ginevrino.
Alla fine le statistiche diranno che i vincenti di Simone sono stati superiori a quelli di Roger (33-30) e che la differenza – oltre ovviamente alle 2 palle break che hanno deciso il secondo e il terzo parziale – l'ha fatta la solidità di Federer che ha sbagliato meno (51-65), ha servito meglio e all'occasione è venuto a prendersi i punti a rete (11 volte).
Dopo un primo set giocato punto a punto e deciso solo da un mini-break nel tie-break, servono 50 minuti allo svizzero per aggiudicarsi il secondo parziale, che Federer chiude con uno schiaffo di diritto al volo che solleva letteralmente gli spalti.
Un set ancora una volta tiratissimo, dove l'azzurro, finalmente ben reattivo sulle gambe, ha pagato il break subìto nel 7^ gioco.
Nel terzo gioco del terzo set, un nastro rossocrociato regala a Roger il break che lo porta sul 2-1. Nel sesto gioco Simone avrebbe anche la palla break per rimettersi in carreggiata, ma un servizio esterno carico come una mina, salva il n.2 del mondo.
Federer b. Bolelli 7-6 6-4 6-4
Match time: 2h 19'
Federer 115 – Bolelli 101 (punti totali)
