La giovane azzurra, già convocata in Fed Cup, ha rilasciato un interessante intervista al sito ITF. Vuole le top-300 entro il 2014 e dice: “Siamo tutti padroni del nostro destino”.
Alice Matteucci si allena a Tirrenia ed è seguita da Daniele Ceraudo
TennisBest – 28 marzo 2014
Se Corrado Barazzutti l’ha convocata come quarta giocatrice a Cleveland, beh, ci sarà un motivo. Alice Matteucci è tra le giovani ”indiziate” a raccogliere l’eredità delle big azzurre. Per ora, la sua carriera si svolge soprattutto nei tornei ITF in virtù di un ranking intorno al numero 500 WTA. Tuttavia, la convocazione in Fed Cup ha destato un certo interesse. Persino il sito dell’ITF le ha dedicato un’interessante intervista. La voce si è rapidamente diffusa per i contenuti, più originali rispetto alla media delle coetanee. La pescarese ha pur sempre 18 anni, ma il tono delle sue risposte ha destato l’attenzione di molti addetti ai lavori. In attesa che Alice conquisti una classifica sufficiente per giocare almeno le qualificazioni dei tornei WTA, vi riportiamo le sue parole.
Ci dici dove sei nata, magari descrivendo la zona in cui sei cresciuta?
Sono nata a Pescara, una piccola città italiana sulla costa adriatica.
I tuoi familiari praticano qualche sport?
Mio padre giocava a calcio quando era giovane, mentre adesso sta provando a giocare a tennis. Mia mamma non pratica nessuno sport.
Allora come hai iniziato a giocare a tennis?
Ho iniziato all’età di 7 anni nel circolo tennis della mia città natale, Pescara. Mio padre conosceva il mio precedente allenatore, così ho avuto la possibilità di provarci. Allo stesso tempo giocavo anche a calcio, ma il tennis mi ha subito colpito!
Cosa ci puoi dire del tuo attuale allenatore?
Da inizio 2013 mi alleno a Tirrenia, presso il Centro Tecnico della FIT. Sono veramente felice perché mi trovo molto bene con il mio gruppo di lavoro. Il mio tecnico è Daniele Ceraudo.
Chi sono i tuoi idoli?
Flavia Pennetta e Roger Federer. Ho scelto la Pennetta perché adoro la sua personalità in campo, ed anche perché è italiana. Federer per la classe che mostra sia dentro che fuori dal campo. Penso che sia inimitabile.
Qual è il tuo ricordo tennistico più bello, da giocatrice o da spettatrice?
Senza dubbio la convocazione in Fed Cup per l’incontro di Cleveland contro gli Stati Uniti. E’ stata una grande esperienza, non avevo mai fatto parte di un evento così importante. E’ stato un onore, ero piuttosto stressata durante il doppio. Tuttavia, queste emozioni mi hanno fatto crescere. Un altro bel ricordo è quando ho vinto i campionati europei con il team giovanile, capitanato da Tathiana Garbin. Le mie compagne erano Camilla Rosatello e Jasmine Paolini.
Qual è stata l’avversaria più dura che hai affrontato nel circuito ITF?
Direi la spagnola Estrella Cabeza Candela. Ci siamo affrontate al primo turno del WTA di Palermo. Ma ho vinto contro Ons Jabeur, numero 130 del mondo, qualche settimana fa. Penso che sia la giocatrice meglio piazzata mai battuta dalla sottoscritta.
A tuo parere, quali sono gli aspetti migliori e peggiori nell’essere una tennista professionista?
La cosa più bella sono le emozioni che proviamo ogni settimana, in una parte diversa del mondo. Viaggiare è la cosa più bella. Ogni settimana abbiamo l’opportunità di fare un passo in avanti nella nostra vita. Incontriamo persone nuove, visitiamo posti diversi e conosciamo culture diverse. L’aspetto peggiore è lo stress e la sensazione che in questo sport ci siano dei nemici. Ma dobbiamo imparare, fa parte del gioco. A volte, le sconfitte sono una parte difficile di questa vita. Tuttavia, penso che i più bravi siano quelli che sanno rialzarsi dopo una sconfitta. Noi decidiamo sul nostro futuro, nessun altro, siamo soli sul campo, ed anche se ci sono parecchie persone intorno a noi, siamo più soli di quel che pensiamo.
Qual è il posto pià bello dove hai giocato nel circuito ITF?
Direi Santa Margherita di Pula, in Italia. L’hotel e l’ospitalità sono state davvero eccezionali. Poi, voglio dire, siamo in Italia!
Ci sono stati episodi divertenti sul campo che puoi raccontare?
Uno risale a un torneo junior in Argentina. Stavo giocando un doppio con la mia amica Beatrice Lombardo. Un nostro amico stava riprendendo il match con una telecamera, e stavamo provando la I-Formation con la sottoscritta a rete. Beatrice ha servito, e nel colpo successivo ha tirato una volèe di dritto che mi ha centrato in testa! E’ stato talmente divertente che non riuscivano a continuare a giocare. Ridevamo talmente tanto che il giudice arbitro è dovuto scendere in campo.
Lo scorso settembre hai vinto il tuo primo titolo da professionista. Come ti sei sentita, e cosa ricordi del matchpoint?
Si, è stato a Santa Margherita di Pula. Ho vinto una finale complicata contro Claudia Giovine. Nel terzo set ero avanti 5-2, poi lei ha recuperato ma ho ugualmente vinto 7-5. Ricordo che lei ha sbagliato un rovescio: non ci potevo credere, era il mio primo successo in un evento da 10.000 dollari. Ero contenta di aver avuto la chance di poterlo vincere.
Che tipo di relazione hai con le giocatrici del circuito ITF, anche in rapporto agli altri circuiti dove hai giocato?
Nel circuito giovanile ho creato ottimi rapporti perché eravamo tutte molto giovani e giocavamo gli Slam insieme. Nel circuito ITF è diverso perché ci sono tante ragazze più grandi di me. All’inizio non le conoscevo molto, ma poi mi sono avvicinata. L’ambiente è più professionale e c’è meno tempo per divertirsi.
Come giocatrice, in cosa ti sta aiutando giocare i tornei ITF?
E’ un passaggio fondamentale nel processo che mi porterà dai tornei junior all’attività WTA. E’ molto importante giocare bene questi tornei per diventare una buona giocatrice.
Consiglieresti a un giovane di partecipare i tornei ITF?
Certo, perché è da qui che comincia il vero tennis. Ed è da qui che si costruisce la classifica mondiale. Tuttavia, penso che anche i tornei giovanili siano una parte importante nell’esperienza di una giocatrice. Personalmente, mi sono serviti molto. Ho imparato tante cose e mi hanno aiutato.
Invidi il gioco di qualche giocatrice?
Non invidio il gioco di nessuna giocatrice, ma ogni volta che seguo una partita cerco di osservare le qualità delle tenniste per cercare di imparare il meglio. Ad esempio, credo di poter imparare molto osservando la potenza di Serena, le volèe della Vinci e la mentalità della Azarenka.
Parlando delle altre giocatrici, ci dici le singole caratteristiche per creare la giocatrice perfetta?
Servizio: Serena Williams
Risposta al servizio: Camila Giorgi
Dritto: Maria Sharapova
Rovescio: Agnieszka Radwanska
Gioco di volo: Roberta Vinci
Senso della posizione: Na Li
Velocità sul campo: Camila Giorgi
Concentrazione: Serena Williams
Spirito combattivo: Dominika Cibulkova
Divertimento: Jelena Jankovic
Dovessi scegliere uno Slam da vincere, quale preferiresti?
Wimbledon.
Qual è il miglior consiglio che ti hanno dato?
Una persona mi ha detto che noi siamo gli unici a decidere del nostro destino. Domani ci svegliamo e decidiamo chi vogliamo diventare con le nostre azioni. Tocca a noi, dobbiamo volerlo senza limtii, perché gli unici limiti sono quelli che ci poniamo noi stessi.
Hai altri interessi fuori dal tennis?
Amo lo sport in generale. Mi piace uscire con gli amici, ascoltare musica e andare al cinema. Leggo anche di psicologia e mi piace scrivere.
Quale personaggio famoso ti piacerebbe incontrare?
Il mio attore preferito, Leonardo Di Caprio. Credo che sia un attore incredibile e riesca a interpretare diversi personaggi con un talento straordinario.
La tua destinazione preferita per una vacanza?
Amo Parigi, è la mia città preferita. Mi piace trascorrerci del tempo con i miei amici o la mia famiglia. Amo la Francia, è molto romantica.
Se non avessi fatto la tennista, cosa ti sarebbe piaciuto fare?
Forse la psicologa, o magari la scrittrice. Amo la psicologia, ho letto parecchio sull’argomento, poi amo scrivere delle storie.
Hai qualche obiettivo per il 2014?
Vorrei chiudere l’anno tra le top-300, ma cerco di fare del mio meglio ad ogni torneo. Il ranking è il risultato dei progressi che faccio da ogni punto di vista.
Ci puoi dire qualcosa di te che in pochi conoscono?
Amo la cioccolata più di qualsiasi altra cosa! E’ il mio punto debole, ma non ditelo al mio coach!
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