Domenica si terrà l’asta dei giocatori per l’International Premier Tennis League. Si conoscono date, formula, cifre e città coinvolte: ma sui tennisti coinvolti è mistero assoluto.
Lleyton Hewitt è l'unico giocatore ad aver pubblicamente aderito all'International Premier Tennis League
Di Riccardo Bisti – 25 febbraio 2014
C’è qualcosa che non quadra. Durante lo scorso Roland Garros, una maxi-presentazione aveva annunciato la nascita dell’Asian Tennis League, super gara a squadre da giocarsi in Asia nel periodo di off-season. Sarebbe dovuta partire nel 2013, ma è stata rinviata di un anno. Mahesh Bhupathi, tra i soci fondatori, aveva detto che quasi tutti i migliori avevano aderito. Un evento del genere durante le vacanze e/o la preparazione invernale non è esattamente quello di cui c'era bisogno, ma i giocatori sono molto sensibili al denaro. E il punto di forza dell’evento (che nel frattempo ha trovato la sua denominazione definitiva: International Premier Tennis League) sta nella montagna di denaro a disposizione. Tenendo conto – come vedremo – che giocarlo sarà molto più faticoso sul piano logistico che su quello agonistico, attirare l’interesse dei migliori non era così difficile. Lo scorso 21 gennaio, una seconda conferenza stampa durante l’Australian Open ha definito i primi paletti dell’evento, dandoci alcune certezze. In primis, le date: la IPTL si terrà dal 28 novembre al 20 dicembre e sarà impostata come un vero e proprio campionato a squadre, con la formula di andata e ritorno. Sono note già quattro città che ospiteranno il campionato: Bangkok, Singapore, Mumbai e Kuala Lumpur. C’è qualche indiscrezione sulle due restanti franchigie: una dovrebbe finire in Medio Oriente, in una città da definire (Doha? Dubai? O magari Abu Dhabi?), mentre si era parlato di una sesta (erano interessate Australia e Hong Kong), ma le ultime voci parlano di un campionato a sole cinque squadre. Ciò che conta veramente, tuttavia, è ancora un mistero. Non si conoscono i nomi dei giocatori coinvolti. L’unico certo di partecipare è Lleyton Hewitt, presente alla conferenza di gennaio. Interrogato sull’opportunità di giocare in piena off-season, ha detto: “Personalmente, organizzo la stagione basandomi sui tornei del Grand Slam. Per questo, giocare partite di alto livello nel mese di dicembre è soltanto una cosa positiva, perchè nelle prime due settimane dell’anno non è facile avere occasioni del genere. La IPTL offrirà questa occasione, poi non sarà nemmeno troppo impegnativa perchè non si giocheranno match interi”.
Come funzionerà questo campionato? Il format è molto simile a quello del World Team Tennis americano, storico campionato estivo nato negli anni 70. Ogni partita sarà composta da cinque short-set, con l’eventuale tie-break sul 5-5. Ogni set avrà in campo giocatori diversi: singolare maschile, singolare femminile, doppio maschile, doppio misto e singolare delle leggende. Già, perchè oltre ai top-players di oggi ci sarà spazio anche per gli ex campioni, il cui appeal è ancora molto forte in Asia. Basti pensare che tra i co-fondatori dell’evento c’è anche Boris Becker. Proprio come accade negli States, il match sarà vinto dalla squadra che ha raccolto il maggior numero di giochi. Prepariamoci, dunque, a leggere punteggi del tipo “25-18” oppure “26-24”. Insomma, il team di Mumbai giocherà a Kuala Lumpur e poi una settimana dopo li ospiterà. Alla fine, si aggiudicherà il campionato la squadra meglio piazzata. Come detto, a parte Hewitt, nessuno conosce i nomi dei giocatori impegnati. Il “draft” si terrà domenica prossima, 2 marzo, negli Emirati Arabi. Andrà in scena una vera e propria asta, in cui i titolari delle varie squadre dovranno accalappiarsi i giocatori, rispettando un minimo e un massimo salariale: ogni team non potrà spendere meno di 4 milioni di dollari, mentre il “Salary Cap” è stato fissato in 10 milioni. Essendoci cinque squadre, l'investimento complessivo potrebbe toccare i 50 milioni di dollari. Tenendo conto che nel nostro Campionato di Serie A1 (le cui fasi finali coincideranno con l’inizio della IPTL), un investimento di 150-200.000 è considerato altissimo, è chiaro che gli asiatici possono mettere sul piatto cifre in grado di attirare anche i più forti. Ma chi, davvero, si assumerà un impegno così gravoso negli stessi giorni in cui deve mettere benzina sul motore?
Alcuni media hanno cercato di ottenere il dettaglio dei giocatori, ma senza ottenere risposte precise. La International Premier Tennis League non ha un sito ufficiale, e le pagine sui social network non sono aggiornate. Insomma, aleggia un certo mistero. Ai tempi della presentazione, alcune superstar avevano annunciato il loro interesse (ma chi non lo avrebbe fatto con le cifre a sei zeri che venivano sbandierate?). Tuttavia, al momento di dare conferme ufficiali, cala il silenzio. Non ha dato certezze nemmeno Andy Murray, che pure in passato aveva avuto una relazione d’affari con la Globosport, la società di Mahesh Bhupathi. Almeno in pubblico, non ha confermato la sua presenza. E allora chi giocherà? A pochi giorni dall’asta di domenica, gli organizzatori devono ancora stilare la lista dei giocatori che saranno messi “in vendita”. In questo momento, basandosi su indiscrezioni senza fondamento, si sono fatti i seguenti nomi.
UOMINI – Novak Djokovic, Rafael Nadal, Jo Wilfried Tsonga, Tomas Berdych, Janko Tipsarevic, John Isner.
DONNE – Serena Williams, Victoria Azarenka, Na Li, Caroline Wozniacki
LEGGENDE – Andre Agassi, Pete Sampras, Carlos Moya.
Non dovrebbero essere coinvolti nè Roger Federer (che avrà maledetto le esibizioni invernali dopo la campagna sudamericana del dicembre 2012 e il disastroso – per lui – 2013) nè Maria Sharapova. Gli stessi organizzatori hanno ammesso che sarà molto difficile ottenere un impegno totale da parte dei migliori giocatori. Anche il più esoso non darà mai disponibilità totale per tre settimane in quel periodo. Per questa ragione, le rose potranno avere fino a 10 giocatori per garantire un giusto turnover (e ingaggi a gettone). Insomma, non è da escludere che i big possano giocare un paio di partite e poi scappare per preparare la nuova stagione. E potrebbero essere coinvolti diversi tennisti fuori tra i primi 10, magari anche qualche italiano. Il silenzio attuale potrebbe voler dire due cose: o stanno preparando il botto, e ci mostreranno un parco giocatori impressionante, oppure hanno qualche problema. Lo scopriremo tra pochi giorni. L’unica certezza è che l’evento avrà una notevole copertura televisiva: la MP&Silva di Riccardo Silva (lo stesso che commercializza Roland Garros) pare si sia accaparrata i diritti (arrivano maggiori conferme dalla IPTL che dalla MP&Silva) e cercherà di rivenderli in giro per il mondo. Ancora pochi giorni e sapremo.
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