“Il tennis sarà pure in crisi, ma da ogni parte del mondo si registrano record di pubblico e telespettatori”. Lo diceva anni fa Rino Tommasi. Figurarsi oggi che nessuno si azzarda ad associare le parole “tennis” e “crisi”. Per questo non sorprendono le informazioni pubblicate dalla WTA sui record di ascolto registrati nel 2015 dal tennis femminile. Un pubblico senza precedenti, con una cifra complessiva di 395 milioni di telespettatori, aumento del 25% rispetto ai 316 milioni del 2014, dove pure c'era stata una crescita del 23%. Impressionano anche i dati streaming. I più importanti tornei WTA sono disponibili sulla piattaforma Tennis TV, fruibile in tutto il mondo a prezzi decisamente abbordabili. Nel 2015 hanno raccolto 44,6 milioni di telespettatori, con una crescita del 44% rispetto all'anno precedente. Abbiamo spesso criticato, sia sul sito che tramite il podcast, la scelta della vecchia gestione WTA di spingere troppo verso l'Asia. La dimissionaria Stacey Allaster ha inseguito il business a tutti i costi, dimenticando la tradizione. Però i numeri le danno ragione. I due tornei più visti in televisione sono stati il China Open di Pechino, capace di raccogliere un paio di milioni in più rispetto alle WTA Finals di Singapore. Qui sotto, i cinque tornei WTA più visti del 2015.
1 – Pechino (34,64 milioni)
2 – WTA Finals – Singapore (32,49 milioni)
3 – Toronto (29,70 milioni)
4 – Miami (29,37 milioni)
5 – Indian Wells (26,81 milioni)
ANCORA PIU' TV NEL 2017
Grande soddisfazione anche per i numeri registrati dalle piattaforme digitali. Ad esempio, ogni anno c'è una crescita del 15% di visite complessive e utenti unici al sito dell'organizzazione, più o meno la stessa percentuale di crescita sui social network, sia nelle pagine ufficiali WTA che in quelle delle giocatrici più forti. In questa particolare area, hanno raccolto oltre 120 milioni di fans, mentre i vari filmati si sono attestati sui 48 milioni di visualizzazioni. Nel complesso, secondo le stime WTA, circa 954,4 milioni di persone hanno manifestato interesse verso il tennis femminile nel 2015, con un aumento del 38% rispetto all'anno precedente. Una cifra sbalorditiva, non sappiamo quanto credibile. Resta il fatto che il tennis sta sfruttando un periodo di notevole popolarità. Le donne si sono agganciate al traino del tennis maschile e possono comunque proporre personaggi di livello come Serena Williams e Maria Sharapova. Da parte sua, la WTA pone l'accento sul grande equilibrio: i 21 tornei più importanti sono stati vinti da 12 giocatrici diverse, e i ricambi sembrano di qualità: sei delle prime venti WTA hanno meno di 25 anni. A dire il vero, non siamo convinti che la giovani siano sullo stesso piano di alcune senatrici: soltanto Garbine Muguruza, forse, sembra poter essere tanto forte quanto personaggio. La WTA fa il suo lavoro di marketing e sta investendo in tutte le piattaforme social possibili. Non solo Facebook e Twitter, ma anche Instagram, Wechat, IQYI, snapchat e Spotify. In prospettiva futura, è importante quanto accadrà nel 2017, quando tutte le partite del circuito WTA, nessuna esclusa, avranno produzione televisiva. Grazie all'accordo con Perform Group, le telecamere punteranno oltre 2.000 partite e lo spazio per le news aumenterà del 40%. In virtù di questo, c'è la speranza di proseguire su questo trend. Quest'ultimo accordo è frutto del lavoro della Allaster. L'attuale CEO Steve Simon ha riconosciuto che la continua crescita di pubblico è frutto della strategia portata avanti da chi l'ha preceduto. Non c'è dubbio che il lavoro sia stato egregio, soprattutto sul piano del business. Certo, altre cose andrebbero riviste. A partire dai calendari…