Alla vigilia del match di Tomas Berdych contro Roger Federer, coach Vallverdu parla dei progressi del suo nuovo assistito, pronto per puntare a un torneo dello Slam. "Questione di mentalità: la vittoria su Nadal è servita a mettere tutti in guardia".La stagione è ancora giovane, ma la classifica Race ha sempre il suo valore. Quella odierna dice che Tomas Berdych è il quarto miglior giocatore del 2015: numeri che confermano il suo miglior avvio di sempre, con due finali e altrettante semifinali in quattro tornei. Il quinto lo sta disputando a Indian Wells, dove si è preso i quarti battendo Stakhovsky, Johnson e Rosol. Ora si prepara alla sfida con Roger Federer. Lo svizzero non gli fa paura: Tomas l’ha battuto sei volte in carriera e punta a un nuovo successo, per ripetere il titolo ottenuto nel 2005 a Bercy. Sorprese tutti prendendosi il Masters Series parigino ad appena 20 anni, ma a dieci stagioni di distanza non è ancora riuscito a bissarlo. Per provarci, nel 2015 ha cambiato tutto. Nuovo preparatore atletico, Azuz Simcich, e soprattutto nuovo coach, Daniel Vallverdu, ma lo stesso obiettivo: sfatare quel tabù-Slam che pare alla portata. Lo pensa anche la sua nuova guida, con cui ha trovato subito un’ottima alchimia. “Ho la possibilità di guidare Tomas verso quei risultati che ancora gli mancano – dice Vallverdu –, e per me è una grande sfida professionale. Ha avuto una grande carriera, mantenendo un rendimento molto costante nelle ultime cinque stagioni, ma la sensazione è che possa ambire a qualcosa in più". Ci sono tanti giocatori che hanno il livello o le abilità per battere i migliori, ma spesso manca l’atteggiamento. A detta sua invece, Berdych ha tutto ciò che serve. "Voglio aiutarlo a sfruttare il suo potenziale al 100%. Nei cinque anni con Murray ho trascorso momenti importanti, accumulando esperienza che mi servirà nei prossimi mesi. L’inizio del lavoro è stato ottimo, c’è un buon rapporto, e sono pronto per quello che verrà. Murray e Berdych sono due persone simili, hanno la stessa determinazione e fame di vittoria. Una differenza? In campo Tomas è più riservato”.

"TOMAS È PRONTO PER UNO SLAM, DA TEMPO"
In attesa di provare un nuovo successo con Federer, all’Australian Open il ceco è finalmente tornato a battere Rafael Nadal, dopo 17 sconfitte consecutive. Una vittoria partita da lontano, come racconta il coach venezuelano. “Ci siamo seduti e abbiamo analizzato tanti video degli incontri di Nadal, cercando di capire quali fossero le zone del campo in cui è più carente e come fargli i punti. Tomas ha scoperto varie cose di cui nei dieci anni precedenti non si era mai accorto. A questi livelli i dettagli sono piccolissimi, quasi impercettibili, ma possono fare la differenza. Le cose possono sempre cambiare. In quel match Tomas ha fatto tutto alla perfezione, proprio come ci eravamo prefissati”. Secondo Vallverdu, una delle principali qualità del Berdych uomo è la capacità di ascoltare, chiedere, interfacciarsi con chi ha davanti. “È sempre stato pronto per vincere un torneo del Grande Slam, ha il livello e la consistenza giusta, solo che si è sempre trovato di fronte qualcuno dei più forti del mondo. A 29 anni ha capito come preparare i match più difficili, reagendo di fronte alle difficoltà. Quando le cose vanno male, non è facile capire qual è il problema e agire di conseguenza. Contro Nadal in Australia, Tomas l’ha fatto nel migliore dei modi”. Con la vittoria sul maiorchino, rialzandosi alla grande quando le cose si stavano mettendo male nel terzo set, Berdych ha avvertito tutto lo spogliatoio. "È come se avesse detto: ho avuto un momento difficile, ma ho reagito bene”. Come a voler mettere in guardia i colleghi sul fatto che le cose siano cambiate. "Ora sa quali aspetti del suo gioco deve mettere a fuoco per poter battere costantemente i migliori. È un discorso di mentalità, ne abbiamo parlato molto, per cercare un progresso generale". A Melbourne ha poi perso in semifinale da Murray, ma ha fatto di nuovo molto bene anche nei tornei successivi. “È questo l'aspetto che mi rende più felice – chiude Vallverdu. In Australia ha lanciato un messaggio per il futuro”. La speranza, per il ceco, è che non rimanga anche stavolta solamente un segnale.