Maxi accordo tra WTA e Perform Group: ceduti i diritti TV dei prossimi 10 anni per 525 milioni di dollari. Più che raddoppiato l'introito attuale. Ma le emittenti pagheranno di più per avere il circuito?

Di Riccardo Bisti – 9 dicembre 2014

 

Saranno pure senza title sponsor, ma hanno fatto un colpo eccezionale. In queste ore, la WTA ha annunciato di aver raggiunto un accordo per la distribuzione dei diritti TV che frutterà la bellezza di 525 milioni di dollari, spalmati su 10 anni. Per una società con un fatturato annuo di poco più di 60 milioni, è un trionfo. La WTA ha descritto l'accordo come il più grande affare nella storia dello sport femminile. La WNBA (l'associazione di basket professionistico americano), per esempio, intasca 12 milioni all'anno da ESPN. Non c'è da stupirsi: buona parte delle atlete più famose sono tenniste, da Maria Sharapova a Serena Williams, passando per la ex Na Li e Caroline Wozniacki. Secondo Stacey Allaster, il nuovo contratto raddoppierà gli attuali introiti, che si assestano su 21 milioni all'anno. “Questo è un segnale molto chiaro sull'attuale valore di mercato dello sport femminile per i media partner, le aziende e gli sponsor". L'accordo segna la nascita di una joint-venture tra la WTA e Perform Group, società di diritti TV la cui sede si trova a Londra. Perform verserà il denaro alla WTA e garantirà la produzione televisiva di tutti i 2.000 match che si giocano ogni anno nel circuito WTA. Di più: ogni torneo avrà copertura per semifinali e finale del torneo di doppio. Tutte le emittenti che decideranno di produrre in proprio riceveranno un contributo dall'accoppiata WTA-Perform, denominata WTA Media. Gli introiti relativi all'operazione saranno divisi in parti uguali tra WTA e Perform.


L'ESEMPIO DELLA CHAMPIONS LEAGUE

“Sono in linea con la nostra visione – ha detto la Allaster in un'intervista con il New York Times – a luglio, quando abbiamo detto loro che venivano prodotti circa 1.000 match, io ho aggiunto: 'Perchè non li facciamo tutti?'”. Questo accordo è il frutto di uno studio avviato a inizio stagione, in cui la WTA cercava di capire come ampliare e modernizzare il proprio pubblico. In fondo, il circuito WTA si sviluppa su 10 mesi e in ogni continente. Per raggiungere una conclusione, hanno studiato le strategie mediatiche di Pac-12 Conference, PGA Tour, NFL e addirittura dell'UEFA Champions League. “I risultati sono stati abbastanza chiari: controllo e proprietà dei contenuti e un efficace utilizzo della tecnologia per distribuirli. Senza dimenticare una spinta aggressiva sui social network: vogliamo produrre tutti i nostri match e poi realizzare delle brevi clip per i social e nelle varie piattaforme digitali per raggiungere gli appassionati più giovani”. Negli Stati Uniti, gli attuali contratti WTA appartengono al colosso ESPN e a Tennis Channel fino al 2016. Proprio come SuperTennis in Italia. Secondo la Allaster, nei prossimi anni ci sarà una vera e propria asta per aggiudicarsi i diritti del circuito femminile, con la partecipazione di altri media importanti come FOX e beIN Sport. Ken Solomon, presidente e amministratore delegato di Tennis Channel, ha detto che il nuovo accordo testimonia l'ottimo stato di salute del tennis femminile. “La WTA ha un vantaggio unico rispetto alle altre discipline: il tennis è l'unico sport in cui le donne hanno la stessa popolarità, a volte di più, rispetto ai colleghi maschi”. Se la WTA intascherà molti soldi, Perform dovrà essere brava a rivendere i diritti a un prezzo più alto rispetto all'attuale. Vedremo se ci riuscirà.