KLEIN SÌ, MURRAY NO?part 2 of hamburger-gate starring Janowicz. The best is at the end when he starts yelling out other foods 'hot dog!', 'donut!' #MercedesCuppic.twitter.com/hz2HvgXpOk
— Trevor Boris (@TrevorBoris) 13 giugno 2017
Qualche parola di troppo, invece, è costata carissima al britannico Brydan Klein, impegnato contro l’australiano Samuel Groth al ricco Challenger di Nottingham. Col rivale al servizio per chiudere il match sul 6-3 5-4, Klein si è guadagnato una palla-break per il 5-5. Non è riuscito a rispondere, spedendo il rovescio sul nastro, e ha inveito contro se stesso con la frase “stupid, stupid person”. Un comportamento che il giudice di sedia Mohamed Layani ha deciso di sanzionare all’istante (a proposito, ma l’arbitro più noto al mondo cosa ci fa in un Challenger?), anche se in precedenza Klein aveva ricevuto sia un warning sia un punto di penalità, e quindi un’ulteriore applicazione del codice gli è costata un penalty game, e di conseguenza la sconfitta. Klein, incredulo, ha provato a difendersi spiegando – a naso con la verità – di aver rivolto quelle parole a sé stesso, ma Layani non ha fatto una piega. Il fatto che la sanzione sia arrivata per “unsportsmanlike conduct” (condotta antisportiva) dimostra che l’arbitro abbia capito benissimo che le parole non fossero rivolte verso di lui o verso qualcun altro – altrimenti, dicono le regole, avrebbe dovuto intervenire per “verbal abuse” – ma abbia catalogato il comportamento del britannico come una mancanza generale di rispetto, dando poco peso alle conseguenze del suo intervento. Una decisione che lascia qualche perplessità: fa venire il dubbio che a certi giudici di sedia siano permessi comportamenti che da altri non sarebbero così tollerati, e pure che a livello Challenger certe decisioni vengano prese a cuor leggero. Mentre nel circuito maggiore, vista le presenza delle televisioni, dei grandi nomi e di interessi commerciali enormi, prima di squalificare un giocatore giudici di sedia e supervisor ci pensano tre volte. Andy Murray si dà dello stupido (e anche peggio, e anche non solo verso sé stesso) una decina di volte a match, eppure di squalifiche non ne ha mai prese. La legge è veramente uguale per tutti?
Mo Layhani awarded a game penalty to Brydan Klein who called himself a "stupid person", handed Sam Groth the match (Klein's plea went on). pic.twitter.com/agUifsPunf
— Roland-Garrostapenko (@yelnats_eel) 15 giugno 2017