Kei Nishikori completa l'opera e si aggiudica l'ATP 500 di Washington. Isner artiglia il primo set, ma poi il giapponese dà spettacolo e conferma che – quando sta bene – è forse la principale alternativa ai migliori. A Flushing sarà uno spauracchio. 

Stessa storia, stesso posto, stessa partita. Kei Nishikori si ripete e vince l'ATP 500 di Washington. Come nella semifinale contro Marin Cilic, ha lasciato per un set l'illusione della vittoria a John Isner. Ma poi sale in cattedra e detta legge, mettendo le mani sul decimo titolo in carriera, il terzo del 2015. L'infortunio a Wimbledon, l'ennesimo degli ultimi mesi, aveva confermato i tanti dubbi sulla tenuta fisica del giapponese. Autore di una stagione di altissimo livello (solo Djokovic e Federer hanno vinto più tornei in stagione), ma sempre con la spada di Damocle della fragilità fisica a minarne il cammino. Eppure il giapponese ha gettato il talento e il cuore oltre l'ostacolo. Si è presentato a Washington dopo più di un mese senza incontri e ha fugato ogni dubbio. I due set finali contro Marin Cilic e John Isner oggi non toglieranno il sonno a Novak , ma gli hanno fatto capire che Kei, suo giustiziere lo scorso anno, continua ad essere avversario da non sottovalutare. Un solo precedente tra i due, nel quarti di Miami, ad appannaggio dell'americano. Alla sua ventesima finale nel circuito. La seconda di seguito, dopo la vittoria ad Atlanta. Ma il sogno di bissare il successo dura solo un set. Un set nel quale l'americano serve bene e risponde meglio. Emblematico il game sul 4 a 5: Kei serve per restare a galla e John si inventa tre vincenti, tra il clamoroso e il pazzesco, di dritto.

 

KEI DIVENTA IL QUARTO INCOMODO

Ma come il sole, caldissimo nel cielo di Washington, all'improvviso il match si ribalta. Il giapponese ritorna in campo come se avesse appena finito il riscaldamento e comincia a disegnare accelerazioni come non ci fosse un domani. L'aggressione dà subito i suoi frutti: break in apertura e tre soli punti concessi fino al momento di servire per il set. Sul 5 a 4 si fa portare ai vantaggi, ma chiude al secondo set point. Il linguaggio del corpo di Isner non lascia trapelare nulla di buono, tra un medical time out e uno sguardo sconsolato rivolto al cielo e al fato. Kei non ha nemmeno più bisogno di accelerare ed aggredire: piazza il break al terzo gioco e concede un solo punto sul suo servizio. E chiude, 4-6 6-4 6-4 dopo poco meno di due ore. Esulta, Kei, anche più del solito. “Ho giocato molto bene, devo andare avanti così”. Di sicuro, avanti, ci va in classifica. Da oggi scavalcherà Stan Wawrinka, issandosi al quarto posto in classifica ed eguagliando il suo best ranking. Per Isner i propositi di vittoria sono rimandati: “Grande partita, Kei. Ma la prossima volta vincerò io”.

 

ATP 500 WASHINGTON – Finale

Kei Nishikori (GIA) b. John Isner (USA) 4-6 6-4 6-4