L’australiano sostiene di essere stato trattato in modo scorretto dal Comitato Olimpico Australiano. “Il loro comportamento ha facilitato la mia decisione”. La capodelegazione dice che Tennis Australia diramerà le convocazioni in base ai ranking, ma tre mesi fa aveva bacchettato Tomic e lo stesso Kyrgios.

. Il giovane australiano ha ufficializzato la decisione con un comunicato pubblicato sul suo sito web. “Rappresentare l’Australia alle Olimpiadi è da sempre un mio sogno – ha scritto – giocare a Rio de Janeiro era un obiettivo stagionale. Ho organizzato la mia programmazione in base ai Giochi e per assicurarmi l’eleggibilità olimpica. Sfortunatamente, mentre io ho espresso ogni intenzione di provare a vincere una medaglia per il mio paese, è chiaro che il Comitato Olimpico australiano ha altri progetti. Il loro comportamento nelle ultime quattro settimane, scorretto e ingiusto nei miei confronti, mi ha convinto a prendere la decisione finale”. L’australiano ha poi aggiunto che spera di poter partecipare ai Giochi di Tokyo, nel 2020. Immediata replica del Comitato Olimpico, giunta tramite un comunicato del capo delegazione Kitty Chiller. “Secondo il suo sito internet, Nick Kyrgios si è reso indisponibile per il team olimpico australiano. Tennis Australia dovrà segnalarci gli atleti il 30 giugno, mentre il 9 giugno sarà l’ITF a informarci quali sono gli atleti eleggibili. Tennis Australia identificherà i convocabili in base a questi ranking. Ad oggi, né Kyrgios né altri giocatori sono stati nominati. Ogni atleta viene trattato allo stesso modo e con correttezza. Non abbiamo altri commenti da fare”. Va detto che qualche mese fa la stessa Chiller aveva detto che gli atleti olimpici avrebbero dovuto rispettare un determinato codice comportamentale, altrimenti sarebbero stati allontanati. L’allusione, piuttosto chiara, era per Kyrgios e Bernard Tomic.