ROLAND GARROS – La cinese crolla alla distanza contro Kristina Mladenovic, eroina a sorpresa del tennis francese. La ricerca della perfezione si è tramutata in un terzo set da incubo.
Di Riccardo Bisti – 27 maggio 2014
"La prima partita è sempre difficile. La tensione è diversa. Non è mai facile passare il primo turno”. Parole semplici per certificare un fatto mai successo nella storia: non era mai capitato, infatti, che entrambi i vincitori dell’Australian Open perdessero al primo turno del Roland Garros. Dopo Stanislas Wawrinka, va fuori anche Na Li. Ed è ancora più sorprendente, perché la cinese è più abituata dello svizzero a giocare sotto pressione. Invece si è arresa 7-5 3-6 6-1 a Kristina Mladenovic che, un po’ a sorpresa, diventa l’eroina di un paese orfano di Marion Bartoli e deluso da Caroline Garcia (battuta nettamente da Ana Ivanovic). “La cosa più facile da dire è che si è trattato di una cattiva giornata, ma non è così. La verità è che stavo abbastanza bene: il problema sono io. Quando sono in campo non faccio quello che dovrei, non riesco a seguire un giusto piano di gioco”. La Li è mancata nei momenti importanti, nonostante abbia giocato con coraggio e sia stata piuttosto efficace a rete. “Può dipendere da molte cose” ha detto la cinese, che ha ammesso di aver esagerato nel cercare la perfezione. In fondo, la ricerca della perfezione è il peggiore nemico del “bene”. Capita spesso che i grandi giocatori rifiutino di vivere un momento di crisi: vogliono la perfezione a tutti i costi, non hanno l’umiltà di capire che si può vincere anche in altri modi…e si spengono. Se Wawrinka aveva l’alibi della scarsa attitudine a certi livelli, la Li non ha scuse. E neanche la presenza di Carlos Rodriguez a bordo campo, serena e rassicurante, le ha dato una mano. Le hanno chiesto se ha parlato con Wawrinka dopo la sconfitta di ieri: “No, nessun contatto con lui”. Sospettiamo che non le sarebbe servito a nulla.
"AVREI PERSO CONTRO CHIUNQUE"
Questo successo potrebbe segnare una svolta per la Mladenovic, vincitrice del Roland Garros junior nel 2009 ma incapace di confermarsi a certi livelli tra le professioniste. Attualmente numero 103 WTA, si è specializzata soprattutto nel doppio. Eppure era riuscita a salire al numero 36 con un tennis piuttosto pesante da fondocampo, frutto di una muscolatura figlia dei Balcani (i genitori sono di origine serba). Nei primi due set era nervosa, sentiva di avere l’occasione d’oro ma non era sicura di saperla cogliere. Nel terzo si è calmata e ha lasciato che la Li franasse in una spirale di 15 errori (due a game), uscendo per la prima volta all’esordio del Roland Garros in otto partecipazioni. In realtà, dopo il successo del 2011, aveva combinato soprattutto pasticci: ottavi due anni fa, secondo turno lo scorso anno. “Credo che oggi avrei perso contro chiunque, non sono stata capace di mettere pressione alla mia avversaria”. E così si è materializzata una grande sorpresa che apre ulterioramente il tabellone nella parte bassa, dopo che era già abbastanza sbilanciato verso la parte alta di Serena e Sharapova. Lo diciamo a bassa voce, ma è un altro piccolo favore per Sara Errani….”Io ho solo cercato di credere in me stessa e lavorare duramente, giorno dopo giorno – ha detto la Mladenovic, quasi sempre KO al primo turno di uno Slam – dovevo solo essere calma e sfruttare la mia chance”. Adesso che l’ha pescata, deve fare la cosa più difficile: trovare continuità.
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