Eugenie Bouchard è tra le candidate per il premio di “Newcomer of the Year”. I media canadesi l’hanno già eletta a piccola diva, sfruttando anche la sua bellezza. Lei vuole vincere uno Slam. 
Eugenie Bouchard ha già effettuato uno shooting con Maria Sharapova

Di Riccardo Bisti – 15 novembre 2013

 
L’hanno vestita da modella. Lunghi capelli biondi, occhi da cerbiatta, la freschezza che solo una ragazza di 19 anni può trasmettere. Camicia nera, pantaloni sottili e un paio di tacchi vertiginosi. Da lassù, nella hall del Toronto Hilton Hotel, Eugenie Bouchard sta vivendo la sua nuova realtà. L’intervista corredata da un servizio fotografico è roba per poche. O sei davvero forte, o sei davvero bella. Sulla seconda c’è poco da discutere, sulla prima ci sta lavorando. Quando è in campo, la sua bionda femminilità si nasconde in una treccia sotto la visiera. Il periodo di off-season tra il 2013 e il 2014 è molto diverso per “Genie”, e non solo perchè qualche settimana fa le hanno fatto condurre (chissà perchè) una trasmissione sul meteo. La grossa sifferenza è che dodici mesi fa era numero 144 WTA, mentre adesso è numero 32. Risultati che l'hanno inserita tra le nomination come “Newcomer of The Year”. E allora la sua vita è cambiata. Shooting fotografici, interviste in TV e persino apparizioni alle partite di hockey NHL e basket NBA. Fino a qualche tempo fa, sarebbe stata una spettatrice qualsiasi. Adesso ogni suo spostamento è una notizia. E’ un momento d’oro per il Canada: hanno trovato un potenziale campione come Raonic, ma Eugenie conta di fare altrettanto tra le donne. La Bouchard si trova bene sotto i riflettori: è la naturale vanità di ogni donna. Tuttavia, dopo un po’ di vacanze (puntualmente documentate su Twitter), non vede l’ora di spostarsi a Fort Lauderdale, in Florida, dove effettuerà un intenso periodo di preparazione.
 
L’attuale classifica le consentirà di entrare nel main-draw di tutti i tornei. Attualmente, è quasi certa di essere testa di serie all’Australian Open. Sono i privilegi per chi gioca bene. “Nel 2013 sono migliorata in due aspetti: la forza mentale e il gioco di gambe. Adesso cercherò di lavorare su quello che ancora mi manca: la potenza nei colpi e una generale solidità – racconta la canadese – vorrei essere in grado di giocarmela con le più forti. In un’ipotetica battaglia con Serena Williams, devi essere in grado di restarle attaccata fino a quando non si presenta un’opportunità”. Gli ottimi risultati conseguiti nel 2013 hanno spinto a sbilanciarsi persino Martina Navratilova. A suo dire, la Bouchard è una potenziale campionessa Slam. E se lo dice chi ne ha vinti 18…per adesso si deve accontentare della prima finale WTA a Osaka, un paio di semifinali e vittorie importanti contro Ana Ivanovic, Sloane Stephens e Jelena Jankovic. Con la Ivanovic, si è imposta sul Centre Court di Wimbledon. Che i grandi palcoscenici non le facciano paura si è capito a Cincinnati, quando ha tenuto testa per tre set a Serena Williams. “Sono momenti irripetibili, non li puoi simulare in allenamento. Per questo, è stato un bel test. Adesso, ogni volta che metto piede su un campo centrale, so di esserci già stata”.
 
Le altre candidate per il titolo di Newcomer 2013 sono l’americana Madison Keys e la portoricana Monica Puig. La prima ha già fatto da comparsa in uno spot della sua marca di racchette, mentre l’altra è un’eroina nazionale a Porto Rico. Ma Eugenie ha le carte in regola per vincere e diventare la prima canadese a vincere dai tempi di Carling Bassett, che ci riuscì nel 1983. In tutto l’anno ha intascato oltre 400.000 dollari, ma dice di non averli buttati via. “L’unico sfizio che mi sono tolta è stata una borsa di Louis Vuitton. Non mi sono comprata una macchina perchè non ho ancora la patente”. Dopo l’ultimo torneo, ha trascorso un po’ di tempo in famiglia nel Quebec e si è concessa una breve vacanza a Cancun, in Messico. Prima di concentrarsi sul tennis, è passata da Beautys a Montreal, il suo ristorante preferito. Brucerà le calorie in eccesso sotto la guida di Nick Saviano, il coach che la segue da quando aveva 12 anni. Secondo lui, il 2013 è stato fondamentale perchè gli ha capito che Genie apprezza giocare sotto i riflettori. Non avverte alcuna pressione extra. “E questa è una grande qualità”. Lei non vede l’ora di ripartire, magari ottenendo un buon risultato all’Australian Open, dove lo scorso anno ha perso nelle qualificazioni (“E’ stata la peggior delusione dell’anno”). Il sogno è vincere uno Slam, anche se non ha stilato una tabella di marcia. “Di sicuro non voglio restare al numero 32, so che posso fare molto meglio. Ok, quest’anno ho fatto buone cose, ma gioco da quando avevo 5 anni. Ho trascorso migliaia di ore tra campo e palestra. Sapevo che prima o poi sarebbe successo. Non so cosa accadrà adesso, ma di sicuro farò del mio meglio”. Ne avrà bisogno, soprattutto quando le distrazioni diventeranno sempre di più.