Marco Cecchinato vince nel capoluogo piemontese il secondo titolo challenger in carriera. Il tennista palermitano in finale supera Coppejans 6-2,6-3… di ANDREA MERLO

 

da Torino, Andrea Merlo

 

Se dovessimo giudicare puramente dalla cornice, allora non c’è dubbio che Torino avesse una gran voglia di respirare nuovamente l'aria del  tennis che conta. Le gradinate del Monviso Sporting Club erano  stracolme e i parcheggi esauriti per parecchi isolati al di fuori dell’impianto di Grugliasco per  la finale della prima edizione del Torino Challenger. La manifestazione, dotata di un montepremi 42.400 Euro, è stata organizzata dall’Ace Tennis Center e ha visto come cornice i campi del nobile circolo alle porte del Capoluogo piemontese.

 

La vittoria è andata all’azzurro Marco Cecchinato, che firma così il primo trionfo italiano del circuito in stagione e festeggia il secondo titolo personale a livello di Challenger, dopo San Marino nel 2013. L’allievo di Cristian Brandi, classe 1992, ha però trovato parecchie difficoltà nei primi due match del main draw. Accreditato dell’ottava testa di serie ha dovuto faticare prima con l’iberico Roca Batalla, poi con l’amico Stefano Napolitano. Nei quarti Marco ha saputo elevare la qualità del proprio tennis, superando agevolmente Huta Galung e distruggendo in semifinale il qualificato francese Hamou. In finale il ventiduenne palermitano ha superato in poco più di un’ora il belga Kimmer Coppejans, quarta forza del seeding. Si è trattato dell’unico match settimanale con un giocatore che lo precedesse in classifica – Cecchinato è attualmente numero 150 ATP Coppejans 123  – ma Marco non è parso per nulla intimorito né dal palcoscenico né dall’avversario. L’avvio è stato fulmineo, con un break di vantaggio colto immediatamente. Coppejans non è apparso in giornata di grazia, soprattutto con il servizio. Da destra ha piazzato poche prime ed è incappato in diversi doppi falli che hanno regalato a Cecchinato il secondo break con cui ha chiuso il parziale sul 6-2. Poca storia anche nel secondo set, dove il palermitano è volato sul 4-0 e servizio.

 

Marco ha fatto leva sul proprio dritto, con cui ha coperto i tre quarti del campo, mentre il belga ha cercato ripetutamente il lato debole del rovescio senza successo. Quando è sembrato ormai chiaro che Coppejans non vedesse l’ora di andare filato sotto la doccia, la testa di serie numero quattro ha tirato fuori un guizzo di orgoglio e grazie ad alcune buone soluzioni di anticipo ha allungato il match sino al 3-5,  strappando anche una volta la battuta all’avversario. Nell’ultimo turno di servizio però Cecchinato non ha fatto sconti e ha chiuso mettendo la ciliegina sulla torta  a una settimana da sogno. Ora per lui ci sarà il Challenger di Roma e la possibilità concreta di giocarsi una chance per le qualificazioni degli Internazionali d’Italia. Oggi come oggi Cecchinato sembra essere il giovane più promettente del nostro vivaio, anche se questo per lui sarà l’anno chiave. A pochi mesi dal suo ventitreesimo compleanno l’allievo del team Piatti non ha più tempo per tergiversare e la top 100 non può più rimanere un miraggio. Marco ha ottima intelligenza tattica, riesce in ogni occasione a mettere in crisi l’avversario, puntando sui suoi punti deboli, anche a scapito dello spettacolo. Ottimo diritto e buon servizio, ma rovescio ballerino, anche se esteticamente di pregio. Se colmerà alcune lacune Marco ci darà senz’altro grandi soddisfazioni.