Se c’è qualcosa in cui sappiamo ancora distinguersi in positivo, beh, è il buon gusto. Capita spesso – molto spesso – che la cerimonia-sorteggio di un match di Coppa Davis si tenga in luoghi anonimi o poco originali. Invece l’Italia sa ancora offrire scenari importanti e suggestivi. A Pesaro, il comune denominatore è Gioacchino Rossini. A marzo, il sorteggio di Italia-Svizzera si era tenuto presso il teatro a lui intitolato. Stavolta hanno scelto il Conservatorio, sempre “Giacchino Rossini”, distante poche centinaia di metri. In un luogo bello e suggestivo, la mano del sindaco di Pesaro Matteo Ricci ha estratto il nome di Andreas Seppi tra i quattro possibili per inaugurare la serie tra Italia e Argentina. Tempo permettendo, si partirà alle 12.30 (diretta su SuperTennis e Rai Sport 2): Andreas avrà un impegno tutt’altro che semplice contro Federico Delbonis, dopodiché la giornata si completerà con Fognini-Monaco. Tutto come previsto, nessuna sorpresa. Piuttosto scontate anche le dichiarazioni dei protagonisti, anche se gli argentini hanno un’abitudine poco usata da noi: la conferenza stampa è piuttosto scarna, dopodiché i giocatori e il capitano si sottopongono, uno per uno, alla mitragliata di domande di un piccolo gruppo di cronisti. Visto che i volti e i nomi della prima giornata erano scontati, c’è già grande attenzione al doppio. Sarà il match in cui giocherà Juan Martin Del Potro, schierato a sinistra insieme a Guido Pella. “Ok, non siamo specialisti – ha detto Delpo – però non lo sono neanche gli italiani. E poi vorrei ricordare che a marzo ho battuto Dodig-Melo, all’epoca numero 1 del mondo, insieme a Leonardo Mayer”. Ovviamente gli hanno chiesto della possibilità di giocare in singolare, ma lui ha glissato. “E’ presto per fare speculazioni, vedremo dopo il doppio”. La pensa allo stesso modo Corrado Barazzutti: è chiaro che Seppi-Fognini sono la sua prima opzione, ma le incognite della prima giornata potrebbero anche fargli cambiare qualcosa per il doppio (dove sono stati segnalati Lorenzi-Cecchinato). “A me piace pensare di giorno in giorno, adesso sono concentrato sui primi due singolari, poi si vedrà”. Ha le idee molto chiare Daniel Orsanic: secondo lui, la prima opzione nella mente di Barazzutti è Seppi-Fognini, poi verrebbero Fognini-Lorenzi e Seppi-Lorenzi. Molto dipenderà da risultati e fatiche del primo giorno.
Come detto, i primi a giocare saranno Seppi e Delbonis. Andy ha vinto l’unico precedente, due anni fa a Winston Salem. Ma vale poco, anche perché tutto sembra andare contro all’azzurro. Avrebbe preferito giocare per secondo, non ama il caldo torrido e non va matto per le palle che rimbalzano alte. Per questo – scherzando ma non troppo – ha detto che un “uragano” nella giornata di venerdì non gli dispiacerebbe. Le sensazioni non sono migliorate dopo aver seguito l’allenamento del tardo pomeriggio, quando Andy si è allenato con Fognini. E’ capitato di vederlo meglio, soprattutto in termini di reattività. “Vengo da un mese di tennis su erba e riprendere a giocare sulla terra per me non è il massimo – ha detto – però ho già dimostrato di poter giocare buone partite sulla terra battuta”. Da parte sua, Delbonis si è augurato di giocare col caldo perché è consapevole che per lui sarebbe un vantaggio. E non crede che il vantaggio di Seppi in termini di esperienza possa essere decisivo. “Ormai ho imparato come e quando coinvolgere pubblico, compagni e capitano”. Stando alle dichiarazioni, l’argentino arriva meglio a questa partita. Ma le parole volano, o al massimo restano intrappolate in articoli di giornale. L’unica prova che conterà sul serio è quella del campo. Per fortuna dell’azzurro si gioca a tennis e non a basket: non è proprio il suo sport, specie dopo aver mancato il cestino con un lancio di bottiglietta…da non più di tre metri.
“FOGNA, SPINGI CON IL DRITTO. CON IL TUO DRITTO!”
Le speranze di pescare la seconda semifinale negli ultimi tre anni passano da Fabio Fognini. Il ligure ha fatto una scelta importante rinunciando all’ATP 500 di Amburgo e accettando un violento calo in classifica. “Ma quello non è un problema. Dopo il matrimonio mi sono allenato duramente e già a Wimbledon credo di aver mostrato cose interessanti”. Fognini ha un tennis ben più brillante di Monaco, ma ci ha perso tre volte su quattro. Ha vinto l’ultimo scontro diretto, due anni fa a Mar del Plata, proprio in Coppa Davis. Ma quello era il miglior Fognini di sempre, autore di un travolgente inizio di stagione. Oggi sta cercando di rimettersi in sesto dopo un periodo difficile, costellato da troppe sconfitte. La Davis arriva al momento giusto, ma il test è delicato. Lo sarà ancora di più se dovesse scendere in campo sullo 0-1, con l’obbligo di vincere. Durante l’allenamento di rifinitura, Barazzutti lo ha incitato a spingere duro con il dritto. Gli ha suggerito di posizionarsi bene con i piedi e poi picchiare con un mix di potenza e rotazione. Lui ha eseguito a sprazzi, ma il tenore agonistico dell’allenamento con Seppi era piuttosto basso. Però era allegro e in più di un’occasione ha evitato corse e colpi troppo rischiosi. La speranza è che voglia tenersi tutto per il weekend. Dobbiamo essere onesti: per tante ragioni, sembra che gli argentini si presentino in condizioni leggermente migliori. Ma la storia, se Dio vuole, insegna che le partite non si vincono sulla carta.
La più grande preoccupazione degli organizzatori, a parte il desiderio di realizzare il tutto esaurito, riguarda la logistica. Pesaro è in subbuglio per questa sfida e il Circolo Tennis Baratoff è davvero piccolo per ospitare un match così importante. L’impressionante lavoro di MCA Events lo ha reso agibile, sfruttando i (pochi) spazi a disposizione. Il campo è molto bello, con 6.000 posti a sedere e piuttosto grande in tre dei quattro lati. Chi ha pagato il biglietto sarà contento di trovare moderni seggiolini con schienale, anche nei settori più economici. Si tratta pur sempre di una struttura provvisoria, ma è la migliore possibile. Le varie aree del club sono state ottimizzate alla bisogna: la zona di lavoro per i giornalisti, ad esempio, è stata realizzata all’interno del campo di calcetto, mentre il mini-villaggio commerciale si trova dalla parte opposta del club, nel prato dietro al piccolo parcheggio del CT Baratoff. A proposito di parcheggi, la zona sarà soggetta a forti restrizioni di viabilità perché il club sorge in un punto dove è letteralmente impossibile trovare un posto auto. Traffico chiuso nelle aree limitrofe al club, navette speciali dall’AdriaticArena e parcheggi provvisori cercheranno di contenere un flusso di spettatori che dovrebbe garantire il tutto esaurito o qualcosa del genere. La lunga rincorsa verso domenica sera, quando un team esulterà e l’altro piangerà, è ufficialmente iniziata.
COPPA DAVIS 2016 – QUARTI DI FINALE
ITALIA – ARGENTINA
Andreas Seppi (ITA) vs. Federico Delbonis (ARG)
Fabio Fognini (ITA vs. Juan Monaco (ARG)