Nel torneo croato Simone cede nettamente al terzo set contro Chela, contro cui aveva vinto due volte su due. Domani Seppi e Starace…

da Umag, Cristian Sonzogni

 

L’Italia, che era partita con sette giocatori in tabellone (su 28, ovvero il 25 per cento), resta con due soli elementi in gara al giovedì del torneo Atp 250 di Umag, in Croazia: Andreas Seppi e Potito Starace. Oggi Simone Bolelli aveva un impegno difficile ma non proibitivo contro l’argentino Chela, contro il quale aveva già vinto i due precedenti. Simone, vincitore al primo turno su Veic, è partito bene anche stavolta, nel primo set è praticamente sempre stato avanti ma non è riuscito a risolvere la vicenda a suo favore. Non sono bastati un break di margine (4-2), uno 0-40 sul 5-5 servizio Chela e un buon avvio di tie-break (2-0). Il sudamericano, dal canto suo, è stato perfetto a sfruttare le poche chance che ha avuto, fino a chiudere nel gioco decisivo per 7 punti a 5.

 

In avvio di secondo parziale Simone ha pagato la delusione lasciando un break al rivale, e cedendo nuovamente il servizio nel terzo game. Chela non ne ha approfittato, tanto che dal possibile 4-0 Simone è risalito giocando un buon tennis fino a un nuovo tie-break, stavolta vinto. Purtroppo non era il preludio a un cambio di rotta della sfida, perché l’azzurro cedeva alcuni punti importanti e, pur avanti di un break in avvio, finiva per subire sei giochi di fila chiudendo in maniera abbastanza sconfortante di fronte a un Chela versione pedalatore. E’ finita 7-6 6-7 6-1, ed è un’altra partita da mettere nella lista dei rimpianti per un Bolelli che (lo ha detto lui stesso in conferenza stampa) sta migliorando sia sotto l’aspetto tecnico sia sotto quello fisico, ma che purtroppo ha ancora troppi alti e bassi all’interno della stessa partita. Una ‘spremuta’ dei colpi migliori del bolognese renderebbe la maggior parte dei giocatori incapace di reagire, ma purtroppo accanto alle consuete prodezze balistiche arrivano anche tanti errori non forzati.

 

Tra gli altri match, ha vinto ‘cavallo pazzo’ Dolgopolov junior, che contro Skugor ha faticato nel primo set prima di andare via liscio nel secondo (7-6 6-3). E’ un bel personaggio, il pupillo di Medvedev, e lo dimostra anche nelle conferenze stampa, dove si presenta sempre, contrariamente a tanti suoi colleghi, con un atteggiamento molto rilassato e dissacrante. “Il tennis è sempre stato presente nella mia vita e nella vita della mia famiglia – ha spiegato uno degli emergenti del circuito – e per questo mi sono trovato su un campo da bambino e ci sono rimasto fino a diventare professionista. Non ho hobby particolari, a parte una passione per le auto da corsa. Incidenti gravi non ne ho avuti, ma una volta ho avuto fortuna, andavo parecchio veloce e potevo farmi molto male…”.

 

Domani in campo Seppi contro Olivier Rochus e Starace contro Phau (che ha battuto Fognini all’esordio). Due partite possibili per vedere ancora azzurri in gara nei quarti di finale di uno dei tornei più italiani tra quelli stranieri.

 

 


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