Il doppio azzurro si qualifica per la sfida contro gli spagnoli Marrero e Verdasco. Lo stesso Fognini è stato eliminato in singolare negli ottavi dall’ucraino Dolgopolov, detentore del titolo

di Enzo Anderloni

 

Non ce l’ha fatta Fabio Fognini a mettersi in mezzo tra Aleksandr Dolgopolov e la sua corsa alla riconquista del titolo Atp 250 di Umago. Netto il punteggio, ieri sera, a favore dell’ucraino ( 6-2 6-4).

L’azzurro, qualificato per l’Olimpiade di Londra insieme ad Andreas Seppi, ha fatto un altro passo aventi in doppio, insieme al superspecialista Daniele “Braccio” Bracciali. Superando la coppia ceko-slovena formata da Jaroslan Pospisil e Blaz Kavcic il duo italiano si è qualificato per la semifinale, in programma a tarda sera sul Grand Stand del centro Stella Maris di Umago contro gli spagnoli David Marrero e Fernando Verdasco.

Verdasco (oggi contro il russo Kutznetsov) è anche una delle tre stelle del torneo che impreziosiscono il tabellone di singolare e sta onorando la presenza su tutti cartelloni pubblicitari dell’evento insieme a Marin Cilic (oggi nei quarti contro l’americano Wayne Odesnik) e allo stesso Dolgopolov, che dovrà vedersela con l’argentino Berlocq.

E’ attesa, nella parta bassa del “draw”, una semifinale tra il “lunghissimo” croato e il velocissimo ucraino che sarebbe la riedizione anticipata della finale dello scorso anno, in cui fu il biondo “trecciolinato” di Kiev ad avere la meglio.

Intanto in questa fettina di Istria si respira tennis ovunque, dai cartelli stradali che indicano ATP Tour, ai monumenti a forma di tennsitiche palle rivestite di piastrelline ceramiche invece che di morbido feltro.

La zona infatti si propone di diventare nel prossimo futuro una sorta di Eldorado del tennista, anche di livello amatoriale, grazie alla realizzazione di un impianto con 22 campi, a meno di un chilometro dallo stadio dello Stella Maris, per stages, clinic o semplici vacanze sportive. Una dimensione turistica del tennis che in Italia fatichiamo a capire e sviluppare.