di Enzo Anderloni
Ha battuto Fognini. Ha eletto Miss Hostess. Ha duettato con la bellezza sul palco. Ha tirato l’alba in piedi. Poi ha tirato pallate da tutte le parti all’argentino Berlocq. Adesso Alexandr Dolgopolov è , come previsto, in semifinale all’Atp 250 di Umago e conferma di esserne al star.
In questo torneo che spicca nel calendario mondiale per l’avvenenza del personale impiegato in tutti gli ambiti dell’organizzazione, l’ucraino dimostra di sentirsi a suo agio. Dove ci sono le ragazze più belle del mondo lui si esalta. E come non capirlo.
A spegnerne l’ardore sembra pronto però l’avversario di oggi, quel Marin Cilic di Medjugorje che avrà il sostegno di un’intera nazione. Come anticipato nelle cronache di questi giorni, si tratta del remake dalla finale 2011. Allora si impose il minuto e velocissimo ventitreenne di Kiev. Considerata la buona condizione di Cilic ( ha cancellato in due set, 6-4 6-0, l’americano Odesnik) non è detto che il gioco gli riesca di nuovo.
Dall’altra parte del tabellone pronostici rispettati con un 6-2 6-2 di Fernando Verdasco al giovane russo Andrey Kuznetsov ( vincitore a Wimbledon juniores nel 2009) e il tiratissimo successo di un altro spagnolo, Marcel Granollers sul tedesco Matthias Bachinger, un elemento interessante, capace di giocare molti serve and volley anche sull’umido rosso serale di Umago.
Verdasco e Granollers faranno a pallate per un posto in finale nel singolare. Il mancino Fernando è già però in finale nel doppio visto che insieme all’amico e connazionale David Marrero ha letteralmente steso la coppia azzurra formata da Fabio Fognini e Daniele Bracciali.
Il 6-3 6-1 finale non ha davvero avuto storia. Peccato, in tribuna a tarda sera c’era un gruppetto di italiani pronti a tifare. Non hanno mai avuto la possibilità di scaldare la voce. Si sono rifatti gli occhi con le hostess. Magia di Umago…