Qianq Wang sarà dispiaciuta che la stagione stia volgendo al termine. La cinese ha trovato una forma eccezionale nelle ultime settimane e sembra non volersi fermare, anche uscita (sia pure di poco) dai confini della Cina. Dopo i grandi risultati a Guangzhou, Wuhan e Pechino, giocherà la finale al torneo di Hong Kong dopo essersi tolta lo sfizio di battere, una dopo l'altra, Elina Svitolina e Garbine Muguruza. Impiegati nove minuti per superare l'ucraina in un match sospeso il giorno prima per la pioggia, è rimasta in campo per quasi tre ore contro la spagnola, rimontando da 1-4 nel terzo set prima di imporsi col punteggio di 6-7 6-4 7-5. “Prima di tornare in campo contro la Svitolina ero nervosa – ha detto – sono scesa in campo un po' traballante, ma sono bastati un paio di game per ritrovarmi. Contro la Muguruza non avevo niente da perdere, perché è fortissima. Abbiamo giocato un'ottima partita e ho semplicemente provato a essere più paziente di lei”. Per due volte avanti di un break nel primo set, non è riuscita a chiuderlo e ha finito col perderlo al tie-break. Per la prima volta in settimana si è trovata nella posizione di dover rimontare. “Mi sono concentrata, cercando di giocare punto per punto” ha detto. In effetti, nel secondo ha evitato di farsi riprendere: sul 5-4 si è trovata 0-40, ma ha ricucito il game e ha allungato la contesa, salvo poi giocare un terzo set gagliardo, con tanto di rimonta. Avrebbe potuto esserci una finale tutta cinese, ma a rovinare i piani è arrivata la 18enne Dayana Yastremska: nell'altra semifinale, l'ucrina ha rimontato un break di svantaggio in entrambi i set prima di imporsi 7-5 6-4 su Shuai Zhang. La sua condotta aggressiva, senza paura, quasi spavalda, ha conquistato il pubblico che ha scelto di sostenerla, nonostante ci fosse una (quasi) padrona di casa. “Non me l'aspettavo, e questo mi ha dato ancora più energia”. La Yastremska è a quarta giocatrice nata nel 21esimo secolo a raggiungere una finale WTA nel 2018: prima di lei c'erano arrivate Olga Danilovic, Anastasia Potapova e Amanda Anisimova.
WTA HONG KONG – Semifinali
Qiang Wang (CHN) b. Garbine Muguruza (SPA) 6-7 6-4 7-5
Dayana Yastremska (UCR) b. Shuai Zhang (CHN) 7-5 6-4
PLISKOVA A CACCIA DI PUNTI
Gli organizzatori del torneo di Tianjin possono essere più che soddisfatti, poiché avranno una finale tra Karolina Pliskova e Caroline Garcia. La ceca, in particolare, sta lottando per acciuffare un posto alle WTA Finals. Sta svolgendo il compito in modo impeccabile, anche se ha avuto un pizzico di fortuna: Timea Bacsinszky le aveva tolto di mezzo la pericolosa Sabalenka e si è rivelata troppo debole, almeno adesso, per poterla contrastare. È finita 6-2 6-1, senza storia. “Mi piace affrontarla, il suo gioco non mi dà fastidio – ha detto la Pliskova – penso che lei possa giocare meglio di così, però mi sono concentrata soprattutto su me stessa”. In caso di vittoria, la qualificazione a Singapore non sarebbe in cassaforte, ma si sarebbe messa in ottima posizione. La sua avversaria in finale sarà Caroline Garcia, che proprio a Tianjin giocherà la sua prima finale del 2018. La francese non ha saputo confermare i risultati dello scorso anno, quando vinse a sorpresa sia Wuhan che Pechino. La sensazione è che si sia finalmente tolta un peso e possa riprendere a giocare tranquilla. Non ha lasciato grande spazio a Su Wei Hsieh (che comunque ha ritrovato le top-30) e ha regalato al torneo cinese la prima finale con in campo la numero 1 e la numero 2 del tabellone.
WTA TIANJIN – Semifinali
Karolina Pliskova (CZE) b. Timea Bacsinszky (SUI) 6-2 6-1
Caroline Garcia (FRA) b. Su Wei Hsieh (TPE) 6-3 6-4