Il “sì” del mariorchino al torneo di Acapulco ha acceso il sogno degli organizzatori degli altri tre appuntamenti della Gira Sudamericana (Viña del Mar, San Paolo e Buenos Aires), che si stanno ora attivando per garantirsi la presenza del campione spagnolo… di MARCO CALDARA

Di Marco Caldarafoto Getty Images

La scelta di Rafael Nadal di apportare qualche modifica al proprio calendario ha aperto un mondo. Per cercare di conservare il più possibile le ginocchia martoriate, il campione di Manacor ha spiegato che avrebbe dato priorità ai tornei sull’amata terra battuta (riducendo le sue presente sul ‘veloce’), e così ha acceso le speranze di una marea di tornei. Tornei piccoli che l’hanno sempre desiderato, ma non hanno mai avuto sufficiente ‘appeal’ per attirare la sua attenzione. Ma ora, forse, qualcosa si sta muovendo. I primi ad avere ottenuto il “sì” di Nadal sono gli organizzatori del torneo di Acapulco, che ‘Rafa’ vinse nel 2005. Da allora non vi ha più partecipato, ma quest’anno tornerà, preferendo a Dubai la fantastica città di mare messicana. La kermesse si disputerà nell’ultima settimana di febbraio, e sarà come di consueto l’ultimo (e più ambito) torneo della cosiddetta Gira Sudamericana, che comprende anche gli appuntamenti di Viña del Mar, San Paolo e Buenos Aires.

Ma Nadal andrà fino là solo per un torneo oppure ha intenzione di giocare anche gli eventi precedenti? Non ha detto nulla a riguardo, ma non ha scartato la possibilità di andare anche in Cile, Brasile e Argentina. Così i tornei si sono immediatamente attivati per provare ad accaparrarselo, anche se è piuttosto improbabile che decida di giocare quattro settimane consecutive prima dei due Masters 1000 statunitensi di Indian Wells e Miami. L’appuntamento che ha più speranze di averlo in campo, così, diventa la ‘Copa Claro’ di Buenos Aires (che si gioca la settimana prima di Acapulco), ma per ora gli organizzatori non hanno ancora fatto sapere nulla. Chi si sta invece muovendo fortemente è lo staff del torneo di Viña del Mar, che ha seguito i ‘colleghi’ di San Paolo. In Brasile pensano in grande. Oltre a desiderare il passaggio da 250 a 500 per il proprio torneo, la Koch Tavares (società che organizza il Brasil Open 2013, unico torneo stagionale sulla terra battuta indoor) ha già preso contatti con lo staff di Nadal e anche con quello di altri top 10, ma la priorità è ovviamente per il maiorchino.

In Cile, invece, parlano addirittura già di cifre. Malgrado siano il torneo più lontano (in termini di date) da Acapulco, e abbiano quindi minori probabilità rispetto agli altri, hanno già trovato uno sponsor disposto a pagare l’ingaggio a Nadal. Si tratta della Compania de las Cerverias Unidas (CCU), il più importante distributore di bevande del Cile, che per fare pubblicità a uno dei propri marchi sarebbe disposta a sborsare tutta la cifra necessaria per avere in campo il numero 4 del mondo. Non è una cifra qualsiasi, in quanto si aggira intorno al triplo dell’intero montepremi del torneo (quest’anno di 410.200$), ma la presenza dello spagnolo è garanzia di sicuro ritorno, anche grazie alla copertura televisiva in chiaro richiesta come condizione contrattuale da CCU. Ma più che i soldi o le promesse degli organizzatori, il fattore determinante sarà il rendimento di ‘Rafa’ nei primi tornei. Ce lo vedete a correre in Sudamerica dopo essere arrivato in finale agli Australian Open? Se a Melbourne non riuscirà a esprimersi al meglio la scelta di prendere parte alla ‘gira’ per ritrovare fiducia non sarebbe da scartare. Ma se sarà subito competitivo è probabile che si limiti a rispettare solamente l’accordo preso con Acapulco (che comunque è un ‘500’), rimandando – magari nemmeno troppo avanti – la sua partecipazione agli altri tornei.