da Monte-Carlo, Federico Mariani – foto Getty Images
Roger Federer s’arrende a Jo-Wilfried Tsonga al termine di una serrata battaglia di oltre due ore che spedisce il transalpino in semifinale del Monte-Carlo Rolex Masters. Jo firma col 3-6 6-2 7-5 la rimonta vincente che gli vale il sesto scalpo a Federer in carriera nella sfida numero diciassette.
Roger parte bene chiudendo con due break di vantaggio la prima frazione, poi cala fisiologicamente alla distanza fino a cedere nel rush finale del set decisivo. Oltre alle mancanze dell’elvetico, che inevitabilmente non sarebbe potuto essere al top della condizione fisica, è opportuno sottolineare i meriti di Tsonga, autore di una prova sontuosa che, bissando la semifinale già raggiunta qua tre anni fa, andrà all’inseguimento domani della prima finale assoluta in un torneo sul rosso.
Come detto, Federer è perfetto nella prima fase: dopo uno scambio ravvicinato di break nel terzo e quarto gioco, Roger sprinta nel fatidico settimo game strappando il servizio al francese ed acquisendo un vantaggio che risulterà essere decisivo. L’elvetico chiude addirittura con un nuovo break per confezionare il 6-3.
Nella seconda frazione lo svizzero si rilassa troppo e Tsonga gli monta sopra: il francese – decisamente più incisivo con la battuta a disposizione – vola avanti di due break sul 4-1. Federer riesce ad accorciare ma nel settimo game subisce un ulteriore break quando manda in corridoio una comoda volée di rovescio dopo un corpo a corpo nei pressi della rete. Errore banale per Federer, sottolineato con un insolito lancio della racchetta verso la panchina.
All’alba del terzo set, Roger ha molte chance di issarsi a palla break senza tuttavia capitalizzare. Il match – che sino a questo momento ha vissuto di alterne fiammate – si equilibra e diventa un esaltante testa a testa in cui il pubblico partecipa attivamente, parteggiando però per entrambi sostanzialmente in egual modo. Federer è visibilmente scarico fisicamente, mentre Tsonga appare decisamente più in palla. Sul 5-4 in suo favore, tuttavia, lo svizzero si porta sul 15-30 ma Tsonga è bravo a salvarsi col servizio. Gli ultimi due giochi sono un tracimare di errori rossocrociati tra attacchi troppo teneri e risposte sciagurate. Dopo aver incamerato il break, Tsonga va al servizio per chiudere la disputa e scivola subito 0-30 ma a questo punto è Federer che sostanzialmente lo toglie dai guai sbagliando, in serie, due risposte tutt’altro che impossibili ed una volée piuttosto comoda prima dell’ultimo errore che spedisce Jo in semifinale.
Nell’ultimo quarto di finale in programma si segue il pronostico e Gael Monfils si sbarazza facilmente di Marcel Granollers raggiungendo l’amico e connazionale Tsonga in semifinale per una sfida tutta francese. 6-2 6-4 lo score col quale il Gaelico strappa il successo all’iberico riconfermandosi in semifinale nel torneo del Principato come accaduto dodici mesi fa quando fu Berdych a stopparlo
Monfils – che era sotto 1-3 nel computo degli head to head con Granollers – va in difficoltà solo all’inizio della seconda frazione quando lo spagnolo infila i primi tre giochi, perdendo però poi sei degli ultimi sette. Per Granollers resta comunque un torneo magico se si considera il fatto che è riuscito ad arrivare ai quarti di finale di un Masters 1000 (per la terza volta in carriera) dopo aver perso nell’ultimo turno di qualificazioni (sconfitto 6-3 6-0 da Gimeno-Traver) ed essere subentrato da lucky loser dopo il forfait di Ferrer. Non accadeva addirittura da Cincinnati 2012 che un lucky loser raggiungesse i quarti di finale in un Masters 1000.
Tornando al derby transalpino in programma domani (non prima delle 15:30), sarà la settima sfida assoluta con Tsonga avanti 4-2, coi due che però non si sono mai confrontati sulla terra battuta.
Risultati quarti di finale:
[2] A.Murray b. [10] M.Raonic 6-2 6-0
[5] R.Nadal b. [4] S.Wawrinka 6-1 6-4
[8] J.Tsonga b. [3] R.Federer 3-6 6-2 7-5
[13] G.Monfils b. [LL] M.Granollers 6-2 6-4