L’annuncio è arrivato dopo il duro sfogo del tennista greco a margine della sconfitta nel suo esordio a Montreal contro Kei Nishikori

Foto Ray Giubilo

Dopo il duro sfogo arrivato nella giornata di ieri era ormai certo, ma adesso è arrivata anche l’ufficialità: Stefanos Tsitsipas non sarà più allenato dal padre Apostolos. Attraverso un lungo post apparso sul proprio profilo di “X”, il tennista ellenico ha comunicato che la sua strada e quella di Apostolos come allenatore si andranno a separare.

Al momento non è ancora stato reso noto chi prenderà il suo posto, se proverà ad affidarsi nuovamente a Mark Philippoussis o se la scelta ricadrà su un nome completamente nuovo.

IL MESSAGGIO DI STEFANOS TSITSIPAS APPARSO SU “X”:

È con il cuore pesante che vi comunico che è giunta al termine la mia collaborazione con mio padre come allenatore. Preferisco mantenere mio padre nel suo ruolo di padre, e solo come padre.

La filosofia ci insegna che la saggezza arriva attraverso la comprensione dei nostri limiti e il riconoscimento dei nostri errori. Nel mio caso, mi sono reso conto che avevo torto a parlare a mio padre in quel modo. Il tennis non è solo una partita, un successo o una prestazione di pochi secondi. È un lungo viaggio pieno di emozioni, pressioni e aspettative. In quel momento di frustrazione ci sono stati molti errori da parte mia, così come da parte mio padre nel ruolo di allenatore. Essendo introverso, tendo a trattenere le mie emozioni e ad accumularle fino a raggiungere un punto di rottura. Mi considero paziente, quindi il fatto di aver reagito in questo modo mi ha lasciato scioccato.

Il mio comportamento in campo è stato inaccettabile e sono deluso di essere arrivato a un punto in cui ho mostrato un lato oscuro di me stesso. Quando mi sento mancato di rispetto, giudicato o attaccato emotivamente, tendo a perdere il controllo di ciò che esce dalla mia bocca, il che va contro i miei valori come essere umano. Ho perso il controllo e non riuscivo a vedere chiaramente davanti a me.

Mio padre ha cercato negli ultimi anni di allenarmi, crescermi nel modo giusto e fornirmi conoscenza e saggezza, sia dentro che fuori dal campo. Lo ringrazio per questo. Lo ringrazio per i sacrifici, il dolore e la sofferenza che ha sopportato per rendere questa impresa un successo. D’ora in poi il suo ruolo rimarrà entro i confini del ruolo paterno, e solo quello.

Mio padre continuerà a viaggiare con me e sarà lì per sostenermi e fornirmi assistenza fuori dal campo, come ho sempre desiderato. Ho affidato a mio padre il ruolo di allenatore per così tanti anni e considero la nostra partnership un successo. Non so chi prenderà il suo posto e non sono ancora in grado di decidere.

Quello che so è che è ora di lasciare che questo capitolo e questa fase si chiudano, e provare a scriverne uno nuovo. Siamo entrambi d’accordo e speriamo di concentrarci prima sul nostro lato umano, poi sul resto. Accettare i miei errori e cercare di correggermi fa parte del mio percorso di atleta, e ti assicuro che continuerò a lavorare duro per migliorarmi, sia dentro che fuori dal campo. Spero che questa esperienza sia una lezione per me e per tutti coloro che lottano per trovare il giusto equilibrio nella propria vita.