Il gigante americano conquista per la terza volta il torneo nella capitale dello Stato della Georgia con un doppio 6-3 su Baghdatis… di GIORGIO VALLERIS

di Giorgio Valleris – foto Getty Images

 

Quando sulla prima palla break dell'incontro che devi salvare commetti un doppio fallo, le cose cominciano a mettersi male, ma se dall'altra parte della rete ti trovi un avversario che serve costantemente oltre i 200 km/h allora sei proprio nei guai… E' successo ieri at Atlanta al povero Marcos Baghdatis, tornato a disputare una finale dopo 4 anni (l'ultima fu a Kuala Lumpur nel 2011). Peccato che di fronte al tennista cipriota ci fosse John Isner, padrone di casa ad Atlanta con una gran voglia di riscatto. E così il gigante americano rifila un doppio 6-3 a Baghdatis conquistando il terzo titolo consecurivo nella capitale dello stato della Georgia.

 

Decimo trofeo in carriera per il 30enne californiano che non ha praticamente mai rischiato nulla contro Baghdatis. La svolta arriva già nel quarto gioco (con Isner avanti 2-1) quando Marcos infila un brutto doppio fallo sulla palla break in favore dell'americano che stringe il pugno e ringrazia. Nel gioco successivo non c'è storia: con 3 ace Isner conferma il vantaggio e ipoteca la prima frazione. Alla fine del match, durato poco più di un'ora, gli ace messi a segno da Isner saranno 13.

 

Grazie a questo successo, Isner torna nella Top 20, volando alla 18esima posizione. Buone notizia anche per Baghdatis che sale alla 43esima piazza del ranking: l'ex numero 8 del mondo è tornato a disputare una finale dopo 4 anni, anche se per vincere il quinto titolo in carriera serve un ulteriore passo avanti. L'ultimo sigillo del cipriota tisale al 2010 quando vinse il torneo di Sidney ad inizio stagione.