da Londra, Daniele Rossi – foto Getty Images
Uno è già qualificato, l'altro è già eliminato, ma l'O2 Arena è quasi tutta piena. Perchè quello già qualificato si chiama Roger Federer e farebbe il tutto esaurito anche se giocasse contro una sedia. In una partita dal valore nullo ai fini della classifica, Federer e Fish hanno divertito il pubblico con un match condito da colpi spettacolari e più combattuto del previsto.
Roger con questo successo fa tripletta e arriva alle semifinali immacolato. E' la 16° vittoria consecutiva, striscia iniziata a Basilea, e la 37° in totale nelle World Finals (superato Becker e avvicinato Lendl a quota 39).
Il match si apre con tre break consecutivi, ma è Federer a prendere il largo e a dominare il resto del set, per 6-1. Risultato eccesivamente punitivo per l'americano protagonista di una buona prova, ma decisamente troppo falloso (18 errori non forzati).
Nel secondo lo svizzero, forse per sincronizzarsi con le figlie, si fa un sonnellino pomeridiano. Fish toglie il servizio a Roger una sola volta (sul 2-1), ma il campione in carica deve annullare palle break in ogni suo turno di battua, mentre Mardy centra un clamoroso 93% di punti vinti con la prima.
Nel terzo il fenomeno di Basilea innalza il suo livello di attenzione e sull'1-0 conquista l'unico break che decide il parziale. Fish annulla una palla break sul 3-0 e non riuscirà più ad impensierire lo svizzero, che chiude per 6-1 3-6 6-3 in 1 ora e 47 minuti di gioco.
A parte il calo di concentrazione nel secondo set, si è visto il solito Federer di questo periodo, autore di un tennis efficace e spettacolare. Fish saluta il torneo a testa alta. Arrivato come il "calimero" del torneo, torna a casa con tre sconfitte, in cui però ha sempre dato del filo da torcere all'avversario mettendo in mostra un gioco potente e offensivo, merce rara al giorno d'oggi.
"Ho giocato bene oggi e penso di aver giocato bene anche le altre partite – ha detto Fish in conferenza stampa – Probabilmente fossi arrivato più in forma, uno o due match li avrei potuti vincere. Comunque è stata una bellissima esperienza e spero di tornarci l'anno prossimo. Il campo me lo aspettavo più veloce, ma l'atmosfera qui è davvero spettacolare. Quale souvenir mi porto a casa? Ho rubato almeno 10 asciugamani col mio nome!" chiosa il 29enne del Minnesota, che chiude qui la stagione migliore della sua carriera.
"E' stata una buona partita – ha invece dichiarato Federer – non avevo bisogno di vincere ma ero comunque motivato, perchè cerco di dare sempre il 100% quando scendo in campo. Nel secondo set Mardy ha giocato alla grande e ho dovuto faticare, poi nel terzo ho ottenuto un break decisivo e sono riuscito a vincere. Il mio rovescio sta andando alla grande? E' vero, ho delle buone sensazioni su questo colpo già da Parigi. Djokovic e Nadal stanchi? Non so, si parla sempre dalla stagione troppo lunga, ma credo dipenda da come ti programmi tu. Comunque il torneo non è ancora finito, vedremo dopo la finale è chi è stanco oppure no".
Dopo il match sono stati premiati i gemelli Bryan per aver concluso la stagione da numeri 1 e per essere la coppia più amata del circuito. "Most Improved Player of the Year" a Alex Bogomolov jr. che quest'anno è passato dal numero 166 al numero 33 in classifica.
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