da Roma, Viviana Rinaldi – foto Ray Giubilo
Alla fine Flavia Pennetta lascia Roma con un titolo. Potrebbe essere una principessina o una baronetta paragonata alla maestà di Maria Josè Martinez Sanchez, incoronata qualche ora fa nel Centrale del Foro Italico quale regina dell’edizione 2010 degli Internazionali d’Italia. La “Penna” ha scritto il suo nome nell’albo d’oro del torneo romano grazie alla vittoria nella gara di doppio.
Flavia si è scontrata, aiutata dall’argentina Gisela Dulko, proprio contro la regina Martinez Sanchez, coadiuvata dalla sua connazionale Nuria Llagostera Vives, per giocarsi la finale della prova in tandem.
Entrate in campo alle ore 20, dopo aver concesso alla Martinez Sanchez il meritato riposo dopo l’impresa su Jelena Jankovic, le due coppie si sono fronteggiate in un match davvero di alto livello, fatto di gioco a rete, passanti e una varietà di pallonetti che hanno divertito il pubblico infreddolito rimasto a tifare per l’azzurra.
La rosa e la gialla, così erano vestite la Penna e la sua compagna, hanno meritato di vincere per 6-4 6-2 l’incontro. Opposte alla coppia testa di serie n.2 del tabellone, l’italiana e la sudamericana sono state decise e determinate, aiutate anche dalla coppia iberica un po’ sotto tono. Da una parte la Martinez Sanchez è apparsa un po’ stanca, dopo tutto l’impegno messo durante la settimana sia in singolare che in doppio oltre all’effettiva stanchezza accumulata dopo il match-clou di singolare, mentre la Dulko ha dimostrato di essere una vera specialista del lob, giocato con grande maestria. Anche Flavia ci ha messo il suo, con il servizio, la risposta e alcuni ottimi passanti di rovescio che hanno spiazzato l’esperta Maria Josè.
E finalmente l’Italia si porta via un trofeo dal Foro Italico, titolo che nel 2007 andò ad un’altra giocatrice italiana Mara Santangelo, in coppia con la francese Dechy. E per la coppia Pennetta-Dulko, che ha deciso di giocare tutta la stagione in coppia insieme trionfando già a Stoccarda e ancora prima a Miami, sarà la volta di Madrid… sempre che la nube islandese non intralci la loro partenza!
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