di Federico Mariani – foto Getty Images
Dopo aver assistito ad una prima settimana di competizioni molto regolare con tutti o quasi i più forti arrivati fino in fondo, era quasi fisiologico attendersi una brusca inversione di tendenza nei tre tornei appena passati agli archivi. Questo soprattutto in ragione del fatto che gli Australian Open sono alle porte e l’attenzione dei top player è decisamente catalizzata verso il primo Slam stagionale. A guadagnarci sono stati ovviamente i giocatori provenienti dalle retrovie e, nel caso del 250 di Sydney, a trionfare è stato Viktor Troicki.
Il serbo, che il prossimo febbraio spegnerà 30 candeline, si è liberato molto agevolmente nell’atto finale di Mikhail Kukushkin (6-2 6-3 lo score) vincendo il secondo titolo in carriera dopo Mosca 2010 e, soprattutto, il primo della sua seconda “vita tennistica”. Questo torneo porta con sé un record: mai si era verificato, infatti, che due giocatori provenienti dalle qualificazioni riuscissero nell’impresa di centrare, l’uno contro l’altro, la finale. Il cammino dei due è stato facilitato, come detto in precedenza, da una fisiologica carenza di attenzione e concentrazione massima dei primi della classe, basti pensare che le prime quattro teste di serie messe insieme non hanno superato neanche un turno.
Eppure non sono mancati match spettacolari e spunti interessanti da Sydney: uno su tutti è stato il tanto agognato ritorno alle competizioni di Juan Martin Del Potro. La torre di Tandil è stato in grado di vincere anche due partite, battendo peraltro al secondo turno l’azzurro Fognini (prima testa di serie). In secondo luogo è da registrare l’ottimo stato di forma di Bernard Tomic con la speranza che il suo entusiasmo non si esaurisca nella sola porzione di stagione australiana come troppo spesso ci ha abituato. Ultimo, ma non ultimo, va menzionato Simone Bolelli: l’azzurro dopo aver battuto molto nettamente sia Matosevic che, soprattutto, Goffin ha battagliato per oltre due ore con Troicki perdendo per 7-5 nel set decisivo dopo essere stato in vantaggio nello stesso parziale per 5-3 ed aver avuto la possibilità di servire per il match. Alla luce dei risultati finali, impossibile non nutrire qualche piccolo rimpianto per quell’incontro.
Vince comunque con pieno merito Troicki che, nel corso della settimana, ha mostrato il tennis più solido e continuo. Dopo la squalifica per doping, il trentenne di Belgrado è rientrato sul circuito più voglioso che mai apportando anche qualche interessante miglioria al suo tennis, su tutti il servizio. Anche Kukushkin, che qui ha battuto con un doppio tie break Del Potro, era a caccia del secondo titolo in carriera dopo San Pietroburgo ma si è dovuto accontentare della terza finale centrata. Archiviati definitivamente i tornei in preparazione degli Australian Open, è tempo di tuffarsi finalmente a Melbourne Park per godersi lo spettacolo del primo Slam stagionale sempre ricco di sorprese, match incredibili e spunti interessanti.