Altra grande vittoria per la picchiatrice tedesca, mai così avanti a Miami. Batte Sara Errani per la quarta volta in otto mesi, rifilandole un rapido 6-1 6-2, e trova Serena Williams in un quarto da urlo. Attenzione: l’ultimo precedente le sorride. Da Montreal a Miami, via Cincinnati e Indian Wells. Cambia il cemento, non il risultato del confronto fra Sara Errani e Sabine Lisicki, ormai immancabile avversaria dell’azzurra nei grandi tornei americani. Quattro sfide diverse negli ultimi otto mesi, lo stesso esito negativo per la romagnola, che al Miami Open ha rimediato il KO più severo, cedendo 6-1 6-2 in 57 minuti. Inutile dire che, come già una quindicina di giorni fa in California, la differenza l’han fatta la potenza e la risposta di ‘Bum Bum Bine’, il cui tennis va a nozze contro un’avversaria come Sara, che non fa male sull’uno-due e se obbligata a giocare a ritmi elevatissimi vede le sue armi ridotte all’osso. Un problema che la Lisicki ha nuovamente messo a nudo, sparando trentasei colpi vincenti e concretizzando sei palle-break su sei, per confermare il suo gran rendimento contro le giocatrici italiane. Nelle ultime undici sfide ha perso appena una volta, lo scorso anno a Linz contro Karin Knapp, guarda caso l’unica che le tiene testa sul piano della cilindrata. Il primo quarto di finale a Miami le vale il ritorno fra le prime 20, ma se riuscirà a tenere questo rendimento (o anche qualcosa meno) in modo costante, la tedesca può guardare molto più in alto. Dopo le belle parole spese su Twitter (“ne abbiamo passate tante, ma tu stai sempre lì, in prima fila, nel bene e nel male”), Sara avrebbe voluto fare un bel regalo di compleanno a coach Pablo Lozano, ma si è trovata davanti un lanciatissimo InterCityExpress della Deutsche Bahn, il maggiore operatore ferroviario tedesco, di sede a Berlino come la 25enne Lisicki, perfetta dalla prima all’ultima palla.
ORA IL BIG MATCH CON SERENONA
Sabine è partita a razzo nel primo set, scappando immediatamente sul 5-0 prima di chiudere 6-1 in appena 21 minuti. Nel secondo parziale, malgrado un nuovo break a metter subito le cose in chiaro, c’è stata più partita. La Errani ha fatto un passo dentro al campo e provato ad essere più aggressiva, nel tentatvo di seminare qualche dubbio nella mente di una giocatrice che non è un mostro di solidità mentale. Ha finalmente violato il miglior servizio del circuito, ma oggi il drittone della tedesca andava più forte anche della sua mente, e nemmeno un accenno di serve&volley dell’azzurra è bastato a scombussolarle le carte. Si è lasciata sorprendere la prima volta, poi ha freddato Sara sparandole due bombe di rovescio nei piedi, lasciapassare per il 4-1. Spinta dal suo clan (oltre al coach c’erano anche il fratello-manager Davide e Corrado Barazzutti) la bolognese non ha smesso di crederci, facendosi sotto sino al 2-4 30-0, ma con quattro punti di fila la tedesca è volata 5-2, e sul secondo match-point ha stampato il sesto ace dell’incontro, prendendosi una vittoria ideale per la fiducia. Dopo un disastroso inizio di stagione, Sabine pare aver finalmente ritrovato il suo tennis grazie all’aiuto del nuovo coach Christopher Kas, e non si vuole fermare. Al cannone ha imparato ad alternare il fioretto, mostrando grande manualità nell'utilizzo della smorzata: con un tennis così può porsi obiettivi importanti. In California ha annusato la finale, fermata dalla Jankovic, ora ci riprova in Florida, dove mercoledì le toccherà Serena Williams, per un’intrigante battaglia a velocità supersoniche che rievoca l’ottavo di Wimbledon 2013. Uno dei ricordi più dolci nella carriera della tedesca, in campo qualche giorno più tardi per la sua unica finale Slam. A Miami la posta in palio è meno importante, ma una Lisicki così può sognare il bis.
WTA PREMIER MANDATORY MIAMI – Ottavi di finale
Sabine Lisicki (GER) b. Sara Errani (ITA) 6-1 6-2
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