Se Goran Ivanisevic aveva fatto miracoli sulla panchina di Marin Cilic, dandogli una mano a vincere uno storico Us Open, la partnership con Tomas Berdych non è stata altrettanto efficace. E' notizia di queste ore la separazione tra il miglior giocatore ceco e l'ex campione di Wimbledon, giunta dopo le cattive prestazioni degli ultimi mesi, culminate con la sconfitta al secondo turno del Roland Garros per mano di Karen Khachanov, con un netto 7-5 6-4 6-4. “Io e Goran non lavoreremo più insieme – ha detto Berdych – mi è piaciuto il percorso svolto insieme e resteremo grandi amici. Gli auguro il meglio per il futuro e mi impegnerò a seguire i miei obiettivi con il mio team attuale”. L'avventura non è durata molto, poiché Ivanisevic era al suo fianco dallo scorso agosto. Sul piano dei risultati non è stato un granché, poiché Ivanisevic è sceso dal numero 8 al numero 14, uscendo dai top-10 per la prima volta dal 2010. Berdych ha guidato la Repubblica Ceca a due titoli in Coppa Davis, ma non ha mai vinto un torneo del Grande Slam. Vanta la finale a Wimbledon 2010 (persa da Rafa Nadal), quando era allenato da Tomas Krupa. Dopo sette anni con il connazionale (che oggi segue Barbora Strycova) si era affidato a Dani Vallverdu, fortemente consigliato da Ivan Lendl. Il progetto era partito bene, ma si è arenato dopo circa un anno. Nel tentativo di ingaggiare un super-coach (un ex campione, moda decisamente in voga in questo periodo) ha scelto Ivanisevic, ma i risultati non sono stati all'altezza. Per il momento, sembra che non sia in cerca di un nuovo allenatore, almeno sul breve termine.
È già finita tra Berdych e Ivanisevic
Il ceco annuncia la separazione con l'ex campione di Wimbledon, con cui lavorava dallo scorso agosto. Sono mancati i risultati, con Berdych uscito per la prima volta dai top-10 dopo sette anni. “Gli auguro il meglio, io continuerò a inseguire i miei obiettivi con il team attuale”.