Impazza il dibattito per i quattro inviti al Masters 1000 di Roma. Quali criteri privilegiare? Noi abbiamo chiesto il parere a una mini-giuria di esperti ed è emerso che…
Flavio Cipolla, numero 70 ATP, è attualmente il terzo giocatore italiano

Di Riccardo Bisti – 3 maggio 2012

 
Fabio Fognini, Flavio Cipolla, Filippo Volandri, Potito Starace, Paolo Lorenzi, Simone Bolelli. E, perché no, Alessandro Giannessi. Sette nomi per quattro wild card agli Internazionali BNL d’Italia. E’ il torneo più ambito dagli italiani, quello a cui nessuno vuole mancare. L’argomento delle wild card appassiona moltissimo, tanto che nei forum specializzati si inizia a discuterne con settimane di anticipo. Quali criteri utilizzare? Chi privilegiare? Concentrarsi sugli italiani o dare un’occhiata anche al panorama internazionale? A due settimane dal torneo, il “cut-off” è fissato al numero 47 ATP in virtù dei ritiri di Ljubicic, Soderling e Nishikori. I primi esclusi sono Llodra, Ferrero, Nalbandian e Kubot. Lo spagnolo e l’argentino, dunque, dovrebbero entrare in tabellone senza bisogno di wild card. Senza scomodare il loro palmares, basti ricordare che Ferrero ha vinto il torneo nel 2001 mentre Nalbandian ha giocato la finale nel 2004. Con il solo Andreas Seppi ammesso di diritto, gli altri italiani avranno bisogno di una wild card. E’ dunque ipotizzabile che la scelta ricadrà su quattro dei sette nomi con cui abbiamo aperto questo articolo, anche perché l’entry list è piuttosto severo con i nostri: Fabio Fognini, il più vicino al main draw, ha bisogno di altri 10 ritiri per entrare in tabellone. Quasi impossibile. A Filippo Volandri ne servirebbero 17. Fantascienza. Detto che la decisione finale spetta al comitato tecnico degli Internazionali d’Italia, guidato dal direttore del torneo Sergio Palmieri, noi abbiamo chiesto un parere a una mini-giuria di esperti, equamente suddivisa tra tecnici e giornalisti, per avere un parere. Prima di ascoltare l’opinione di Paolo Bertolucci, Laura Golarsa, Claudio Pistolesi, Federico Ferrero, Luca Boschetto e Jacopo Lo Monaco, analizziamo la situazione attuale dei tennisti italiani.
 
FABIO FOGNINI (n. 48 ATP)
Reduce dalla prima finale ATP in carriera, sarà il prossimo numero 1 italiano. Gioca bene sulla terra, sa esaltarsi nelle situazioni difficili e si presenterà a Roma fresco e carico. Merita la wild card.
 
FLAVIO CIPOLLA (n. 70 ATP)
La sensazione è che tre dei quattro inviti siano già scritti. Flavio è in lizza per il quarto, ma lo meriterebbe più di chiunque altro. Sta vivendo il miglior momento in carriera, ma non lo dice solo la classifica. Sono i risultati che parlano per lui. A Casablanca ha giocato la prima semifinale ATP e in più è romano. Lo scorso anno venne omaggiato in extremis grazie a un forfait dell’ultim’ora. Oggi è quello che la merita più di di tutti.
 
FILIPPO VOLANDRI (n. 73 ATP)
Capita che qualche italiano possa patire la pressione di giocare in casa. Per Volandri è l’esatto contrario. Senza scomodare la mitica semifinale del 2007 (con annessa vittoria su Federer), due anni fa colse un “eroico” terzo turno e per poco non arrivava ai quarti. Quest’anno è partito bene con una bella finale a San Paolo, poi ha avuto un lieve scadimento di forma. Merita la wild card e l’avrà.
 
POTITO STARACE (n. 77 ATP)
Non è un momento facile per “Poto”. Nel circuito ATP non è mai andato oltre il secondo turno: l’unico squillo è arrivato al challenger di Barletta, dove però ha perso contro Aljaz Bedene. Ci sono due scuole di pensiero: A) Visto il momento, altri giocatori la meriterebbero più di lui. B) Proprio perché è in difficoltà, ha bisogno di essere aiutato. La wild card non dovrebbe essere in discussione, se non altro per la totale “devozione” al team di Coppa Davis. A Roma ha giocato buone partite, ma non ha mai infilato l’acuto. Difficile chiederglielo a quasi 31 anni.
 
PAOLO LORENZI (n. 82 ATP)
Dovessimo scegliere per impegno e simpatia, la prima wild card andrebbe a lui. Ma per “Paolino” parlano i risultati: quattro finali challenger, un best ranking quasi eguagliato e vittorie di prestigio contro Blake e Odesnik (due volte). L’anno scorso ha vinto una grande partita contro Bellucci e per poco non faceva lo sgambetto a Nadal. La “meritocrazia” pura lo metterebbe alla pari di Cipolla, ma difficilmente sarà premiato.
 
SIMONE BOLELLI (n. 98 ATP)
Lo stile è sempre bello, ma i risultati non arrivano. Quest’anno ha vinto il challenger di Florianopolis e si è qualificato a Miami e Monte Carlo, ma appena il livello si alza va in crisi. Simone è ragazzo intelligente (e sensibile: forse patisce più del dovuto le critiche che gli piovono addosso) e ha candidamente ammesso che la wild card la meritano altri, a partire da Cipolla. “E a me va benissimo giocare le qualificazioni”. Parole che gli fanno onore, ma gli spifferi dicono che la quarta wild card andrà proprio a lui. Da quando ha lasciato Claudio Pistolesi per tornare sotto l’ala federale, è un giocatore molto “tutelato”. Questo è innegabile.
 
ALESSANDRO GIANNESSI (n. 126 ATP)
Lo spezzino è l’aria fresca, il volto nuovo, il viso sorridente del nostro tennis. La qualificazione a Monte Carlo ne ha alzato le quotazioni, ma ha davanti a sé almeno una decina di Internazionali d’Italia. Giocare le qualificazioni è (ancora) la sua dimensione. Discutibile, semmai, il fatto che debba giocare le “pre-quali” perché attualmente l’entry list delle qualificazioni lo vede piuttosto indietro e le wild card per il tabellone preliminare verranno tutte assegnate dal torneino “all italian”.
 
Ma cosa dicono gli addetti ai lavori? Paolo Bertolucci e Laura Golarsa la pensano esattamente allo stesso modo. Senza neanche ascoltare le “nomination”, puntano subito sul ranking ATP. “C’è una classifica e dovrebbe essere rispettata – dice Bertolucci – a meno che non ci sia un giovane che merita e sia già al livello degli altri. Giannessi forse è l’unico, ma non so se sia già in grado di reggere l’urto di un Masters 1000”. Più articolato il pensiero della Golarsa: “Roma è un torneo molto ambito dai giocatori. Io sono stata sia giovane promessa che veterana: avendo vissuto tutte le situazioni, dico che la classifica dovrebbe essere rispettata. La classifica ATP è una delle cose più meritocratiche che ci siano: non dare la possibilità di giocare ai più forti credo che sia brutto. Uno degli ultimi anni che giocavo ero appena fuori dal tabellone e mi negarono una wild per concederla a una ragazzina che aveva davanti a sé almeno 15 edizioni del torneo. Il giovane ha tutta la carriera per entrare per merito”. Interessante la riflessione quando le facciamo il nome di Giannessi: “Io credo che gli faccia bene giocare le qualificazioni. Per un 30enne la wild card può essere vitale anche per evitare di correre rischi e spendere energie. Al contrario, il giovane che proviene dalle qualificazioni è pieno d’entusiasmo”. Bertolucci e Golarsa, dunque, “votano”  per Fognini, Cipolla, Volandri e Starace.
 
“Io credo che i più meritevoli siano Volandri, Cipolla e Lorenzi – interviene Claudio Pistolesi – mentre per la quarta wild card farei un sorteggio tra Starace e Fognini. Bolelli, attualmente, mi sembra un gradino sotto. Stranieri? Ci si potrebbe pensare per non sembrare provinciali, ma va detto che buona parte del pubblico vede solo il torneo di Roma e non conosce molto i giocatori fuori dalla top 10. Per questo credo che privilegiare gli italiani sia corretto” (va detto che Pistolesi ha dato il suo parere prima che Fognini andasse in finale a Bucarest, ndr). La pensa così anche Luca Boschetto, top commentatore di Sky Sport. “Credo che andrebbe valutato lo stato di forma del momento. Per questo i quattro a cui la darei sono Fognini, Volandri, Cipolla e Lorenzi. Attualmente, questi meritano più di Starace”. L’unico che esce dal coro dell’”italianità” delle wild card è Federico Ferrero, commentatore di Eurosport e top-contributor di TennisBest. “Se si facesse esclusivamente un discorso nazionale, cosa che per certi versi ha senso e per altri no, io le darei a Fognini, Cipolla, Volandri e Starace. Se invece si volesse essere coraggiosi come nel 1995, quando furono date anche a Rios e Philippoussis, e dare delle WC tecniche io farei così: Nalbandian, Fognini, Dimitrov e Ryan Harrison”. Detto che Nalbandian ha ottime chance di entrare ugualmente, all’epoca il direttore degli Internazionali era Franco Bartoni, che al di là del soprannome “complottini” aveva pescato un futuro numero 1 e un finalista di Wimbledon e Us Open. Oggi, forse, manca proprio l’ambiente per fare scelte coraggiose, magari impopolari, ma di cui ci si ricorda a distanza di anni. Opinioni a parte, a chi andranno ‘ste benedette wild card? Qui non ci sono incertezze. Tutti pensano che il “criterio Davis” verrà rigidamente rispettato. “Il mio pronostico è Fognini, Starace, Volandri e Bolelli. Aggiungo che sarebbe una grande ingiustizia, perché secondo me dovrebbe contare il merito” dice Pistolesi. Ferrero ipotizza i soliti quattro, così come Bertolucci: “Nella realtà privilegeranno quelli della Davis”. Solo Luca Boschetto ipotizza un invito per Flavio Cipolla al posto di Bolelli.

Leggermente fuori dal coro l'opinione di Jacopo Lo Monaco, prima voce tennistica di Eurosport. Secondo lui, dovrebbero essere effettuati un paio di spareggi. "E' la classifica che lo permette – sottolinea – abbiamo sei italiani tra i top 100, tutti desiderosi di una wild card. Io farei così: invito per i due meglio piazzati in questo momento, Fognini e Cipolla, mentre organizzerei degli spareggi tra gli altri quattro per stabilire le restanti due wild card. Primo contro quarto e secondo contro terzo, quindi in questo momento Volandri-Bolelli e Starace-Lorenzi. L'unico problema sarebbe il quando. Considerando che difficilmente a Madrid avremo un giocatore nei quarti, si potrebbero giocare il venerdì prima del torneo". L'unica controindicazione potrebbe essere la fatica accumulata dagli sconfitti, che poi 24 ore dopo dovrebbero scendere in campo per le qualificazioni. Quando gli chiediamo di Giannessi, dice: "Sinceramente non gliela darei: non ha ancora fatto abbastanza per avere un invito in un Masters 1000. L'alternativa potrebbe essere non darla direttamente nemmeno a Fognini e Cipolla e fare quattro spareggi coinvolgendo anche Giannessi e Viola. Ma credo che sia giusto far giocare le qualificazioni a chi è fuori dai primi 100".   

LE WILD CARD DEGLI ESPERTI
 
Paolo Bertolucci: Fognini, Cipolla, Volandri, Starace
Laura Golarsa: Fognini, Cipolla, Volandri, Starace
Claudio Pistolesi: Volandri, Cipolla, Lorenzi, (Fognini o Starace)
Federico Ferrero: Fognini, Cipolla, Volandri, Starace
Luca Boschetto: Fognini, Volandri, Cipolla, Lorenzi
Jacopo Lo Monaco: Fognini, Cipolla, spareggi Volandr-Bolelli e Starace-Lorenzi