Col senno di poi è facile parlare, ma era abbastanza inevitabile che andasse a finire così. L’inserimento del Torneo Olimpico di Rio De Janeiro ha compresso i calendari ATP e WTA, finendo per creare parecchi problemi ai tornei del circuito maggiore. Prima le entry list da Challenger della scorsa settimana, ora due forfait da incubo per la Rogers Cup, che quest’anno – come in tutti gli anni pari – si disputerà a Toronto. La scorsa settimana è arrivata la rinuncia di Andy Murray, recente vincitore di Wimbledon, che tramite il suo coach Jamie Delgado ha fatto sapere di avere bisogno di riposo dopo le fatiche dei Champioships, mentre a distanza di pochi giorni è stata la volta di Roger Federer, che poco dopo le 18.30 si è come di consueto affidato alla propria pagina ufficiale di Facebook per comunicare la rinuncia al Masters 1000 del Canada. “Toronto è uno dei miei tornei preferiti – ha scritto Roger, vincitore dell’appuntamento nordamericano nel 2004 e nel 2006 – e mi dispiace non esserci. Ma per me è meglio prendere altro tempo dopo Wimbledon”. A quanto pare, dunque, i tifosi possono stare tranquilli: il ritiro non sembra dettato dal ginocchio che gli ha creato qualche fastidio dopo lo scivolone nel match con Raonic, ma solo dal desiderio di riposare. Resta comunque l’ennesimo forfait della stagione: dei primi sei Masters 1000 lo svizzero ne ha giocati appena due, Monte Carlo e Roma. Piangono gli organizzatori, diretti da Karl Hale. Con Murray e Federer fuori dai giochi, e Nadal che a quanto pare non ha ancora chissà quali certezze sulla data del rientro nel Tour, l’edizione 2016 della Rogers Cup si annuncia più difficile che mai.
Toronto piange: dopo Murray mancherà anche Federer
A pochi giorni dall’annuncio dell’assenza di Andy Murray, anche Roger Federer ha comunicato (tramite Facebook) che quest’anno non sarà in gara in Canada. Fortunatamente la causa non sembra il ginocchio “ferito” contro Raonic a Wimbledon, ma solo il desiderio di riposare. Sarà il quarto Masters 1000 (su sei) saltato dallo svizzero.