da San Benedetto, Roberto Senigalliesi
Due ore e 35’: questo il tempo occorso all’argentino Carlos Berlocq per vincere il challenger da 30.000 dollari del Maggioni San Benedetto. Era diventato il favorito dopo avere battuto il numero uno Pere Riba e non ha deluso, vincendo il suo secondo challenger di una stagione che fin qui conta anche una finale e lo ha portato vicinissimo al rientro nei top 100 della classifica mondiale. E’ stata una gran bella partita, condita dalla solita, splendida, cornice di pubblico che San Benedetto offre sempre al suo challenger, di fronte due giocatori, la testa di serie numero 6 Berlocq e la testa di serie numero 2 Daniel Gimeno, che non avevano perso nemmeno un set nella strada verso la finale.
Sostenuto dalla moglie Noelle e la figlia di otto mesi Estafania, l’argentino è partito subito bene, strappando al sesto gioco del primo set il servizio a Daniel Gimeno. La testa di serie numero 2, 93 del mondo ma in tabellone grazie a una previdente wild card concessa dagli organizzatori, dava invece l’idea di un’altalena: grandi colpi alternati ad errori piuttosto grossolani. Un esempio arrivava nel game decisivo del primo set, quando lo spagnolo affossava in rete un drop shot che gli avrebbe consentito di riaprire la frazione. Al terzo set-point Berlocq chiudeva 6-3 ma la partita era lungi dall’essere finita. Gimeno pareggiava il conto dei set e l’argentino dava l’impressione di avere poca benzina nel serbatoio. Impressione errata, perché Berlocq trovava energie nascoste e volava avanti di due break, 41 e servizio. Lo spagnolo aveva un ultimo sussulto di orgoglio e riusciva a recuperare uno dei due break. L’ultimo game era lungo e combattuto ma il quarto match point era quello decisivo e Berlocq poteva alzare le braccia al cielo e, qualche minuto più tardi, anche il trofeo.
Gran bel torneo, quello allestito al Maggioni con la direzione della MeetEventi di Cristina Gnocchini, che ha visto ai nastri di partenza tre giocatori sotto i primi cento del mondo (oltre a Riba, numero 78, battuto nei quarti da Berlocq), anche il finalista Gimeno-Traver (81) e Paolo Lorenzi (84). Torneo regolare fino ai quarti con i primi otto del seeding, diretti da Giampiero Ornaghi, regolarmente in gara. Nei quarti il romeno Ungur ha stoppato la marcia di Paolo Lorenzi, mentre Gimeno- Traver si è imposto allo slovacco Klizan e l’altro spagnolo Ramos- Vinolas ha fatto suo il match con lo slovacco Lojda. In semifinale Berlocq e Ramos hanno dato vita ad un incontro combattuto, durato 1 ora e 45’. Parte meglio lo spagnolo ma l’argentino recupera, correndo tantissimo, conquista il set al secondo tentativo utile e poi prende il largo su un avversario ormai demoralizzato. Nella seconda semifinale Gimeno- Traver non ha problemi contro Ungur, infilandolo con un duplice 6-2. La sfida finale era inedita, nonostante la lunga permanenza nel circuito di entrambi. 27 anni, già numero 66 del mondo, Berlocq ha vinto in questa stagione il challenger di Reggio Emilia e la finale ad Alessandria. Gimeno, 25 anni, deve ancora vincere il suo primo challenger del 2010 ma è stato semifinalista, perdendo da Simone Bolelli, a Torino, proprio come Berlocq, sconfitto da Potito Storace.
Hanno superato il primo turno Thomas Fabbiano, che ha poi vinto il doppio in coppia con Trujillo- Soler, battendo Aldi e Giorgini per 7-6 7-6; il siciliano Aldi e Flavio Cipolla. I due finalisti sono stati premiati dal presidente della Carisap Domenico Malavolta, il sindaco di San Benedetto Giovanni Gaspari, l’assessore provinciale allo sport Filippo Olivieri, il presidente del circolo tennis Maggioni Pierluigi Tassotti e il direttore del torneo Cristina Gnocchini.
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