Manca solo l’annuncio ufficiale che l’ATP vorrà fare secondo gli standard che riserva ai suoi grandi eventi, ma tutte le nostre fonti ci portano sostanzialmente a poter affermare che Milano tornerà ad ospitare un grande evento tennistico, da quel 2005 quando il torneo indoor di febbraio (la cui data era in realtà di proprietà degli emiri di Dubai), fu trasferito a Zagabria, soprattutto a causa della scomparsa di Franco Bartoni.
, a novembre, la settimana prima delle “vere” ATP Finals, che dovrebbero coinvolgere gli otto migliori giocatori under 21, anche se su questi aspetti tecnici serve attendere qualche giorno per avere tutti i particolari (esempio: sarà offerta una wild card per un giocatore del paese ospitante?).
Nei giorni scorsi si è parlato di un ballottaggio tra Torino e Milano, ma il capoluogo lombardo è la sede preferita da tutti (compresi sponsor e ATP) e il contratto prevede di organizzare l’evento per cinque anni (e la sede rimarrebbe fissa) con opzione sui successivi cinque.
Detto che la nostra Federazione ha vinto la battaglia contro l’altra candidata (Città del Capo) e che Milano sarà la città ospitante, resta da individuare… in quale palazzetto. Il Presidente Binaghi è atteso (probabilmente già nella giornata odierna) a Milano per parlare con l’Assessore allo Sport, Roberta Guaineri, e magari anche col sindaco Giuseppe Sala. La logica vorrebbe che un evento del genere fosse ospitato in un palazzetto da circa 5.000 posti a sedere, come dovrebbe essere il nuovo PalaLido, i cui lavori sono però bloccati da mesi e pare che il Comune nemmeno indichi più una data di riferimento per completare i lavori. Di certo si è stancato Giorgio Armani, la cui EA/ di basket sta andando talmente bene da aver optato per giocare tutte le gare al Forum di Assago, negando anche la potenziale sponsorizzazione che avrebbe alleggerito economicamente i lavori del PalaLido. Chissà che, perso il basket, proprio il ritorno in grande stile di un evento tennistico non possa aiutare ad accelerare i lavori.
, probabilmente coprendo con un grande telo nero l’ultimo anello (la capienza totale è di circa 12.000 posti) e cercando un buon architetto per creare degli spazi adeguati, per dimensioni ed eleganza, agli sponsor che supporteranno l’iniziativa. Un lavoro, quest’ultimo, che dovrebbe cominciare con un certo anticipo perché le infrastrutture del palazzetto non sono molto diverse da quelle dell’inaugurazione, il 26 ottobre 1990. Anzi.
Però intanto la notizia positiva è che l’Italia potrà abbinare a gli Internazionali di Roma, un altro evento (in periodo invernale) nell’altra grande metropoli. Una ghiotta occasione per gli appassionati di vedere all’opera il grande tennis del futuro. Quest’anno (considerando come base gli under 21) il torneo avrebbe potuto prevedere la partecipazione di giocatori come Alexander Zverev, Borna Coric, Taylor Fritz, Karen Khachanov, Frances Tiafoe, e magari del nostro Gianluigi Quinzi in qualità di wild card. Certezza che tutti i migliori siano presenti? Insciallah, ma il montepremi dovrebbe essere molto ricco (la nostra previsione è che l’intero evento avrà un costo tra i 2 e i 4 milioni di euro) e la stessa ATP non mancherà di fare le adeguate pressioni, vista che ha investito molto sulla campagna Next Generation per farsi trovare pronta quando i big attuali lasceranno (speriamo il più tardi possibile) l’attività agonistica. Certo, vista l’età media sempre più alta dei top-player, avrebbero potuto allargare la partecipazione agli Under 23…