La sua ultima partita risale al 2001. Oggi, a 45 anni di età, Christian Ruud potrebbe tornare a giocare. Il rientro non si concretizzerà, ma la storia va raccontata. Il tennis ha vissuto dei “comeback” più o meno curiosi, più o meno patetici, ma la faccenda di Ruud è doppiamente curiosa perché sostituirebbe… suo figlio! I fatti: il team norvegese di Coppa Davis sarà impegnato a Shark El Sheikh, in Egitto, i prossimi 3-4 febbraio. Si tratta di un match valido per la zona Europa-Africa del Gruppo II, l'equivalente della Serie C. Anders Haseth, capitano del team (che anni fa era stato il coach di Ruud senior) dovrà fare a meno di Casper Ruud, baby fenomeno del tennis nazionale che all'Australian Open ha raggiunto il secondo turno partendo dalle qualificazioni. In Norvegia si è creata una vera e propria Ruud-Mania: i media lo seguono con interesse maniacale, gli sponsor gli corrono dietro ed è capitato che la TV spedisse inviati a seguirlo addirittura in alcuni tornei Challenger. Il giovane Casper si è fatto notare l'anno scorso, raggiungendo la semifinale all'ATP 500 di Rio de Janeiro. Salvo imprevisti, supererà il best ranking di papà Christian (n.39 ATP) e diventerà il più forte tennista norvegese di sempre. Forte del suo background tennistico, il padre ha capito che seguirlo in prima persona non sarebbe stato troppo sano. E allora l'ha spedito in Spagna, ad Alicante, dove oggi Casper è seguito da coach Pedro Rico.
TRASFERTA IN DUBBIO
I progressi di Casper Ruud sono più importanti di un match di Coppa Davis, peraltro di Serie C. Per questo, ha chiesto e ottenuto di non essere convocato per la trasferta in Egitto: in quei giorni sarà già in Sud America per giocare il torneo ATP di Quito, cui seguiranno Buenos Aires e l'attesa tappa di Rio de Janeiro, dove ha in scadenza ben 180 punti. E allora Haseth (che è anche amico di Ruud senior) ha convocato… il padre. “È vero, sono stato convocato – ha detto Christian Ruud – ma non ho intenzione di giocare. La mia nomina è avvenuta per ragioni tattiche”. Oltre a Ruud, andranno in Egitto Viktor Durasovic, Herman Hoeyeraal e Joachim Bjerke. Tuttavia, è possibile che cambi qualcosa: i regolamenti di Coppa Davis consentono di sostituire due giocatori fino a un'ora prima del sorteggio. E allora è (molto) probabile che Christian Ruud venga escluso per lasciare spazio a due giovani (Simen Sunde Bratholm e Peter August Anker, peraltro allenati proprio da Ruud), che la prossima settimana giocheranno un Futures proprio a Sharm El Sheikh. “Casper farà sempre parte della squadra, ma dobbiamo capire che ha dei punti ATP in scadenza – ha detto capitan Haseth – non vogliamo rovinare la sua preparazione ai tornei: è la soluzione migliore per il tennis norvegese. Abbiamo una squadra giovane e c'è tutto il tempo per costruire la nostra posizione in Davis”. Da parte sua, Ruud senior è stato chiaro: “La possibilità che io scenda in campo sono prossime allo zero. Dovrebbero esserci infortuni e coincidenze particolari Da parte mia mi alleno quasi tutti i giorni e gioco ancora a un buon livello, ma sinceramente non avrei grandi possibilità contro i giocatori egiziani”. In effetti, con Mohamed Safwat (n.223 ATP) e Karim Mohamed Maamoun (n.240) l'Egitto parte nettamente favorito. "Potrei anche non andare in Egitto – ha concluso Ruud – decideremo a metà della prossima settimana".