Dopo la pausa-Slam, torna l’appuntamento con le Top Ten. Il problema dei riscaldamenti nei campi coperti: temperature troppo alte o troppo basse…

di Gabriele Riva 

 

Questo è un problema del Nord. Non pensate alla politica, a Calderoli o alle polveri sottili. Da Firenze in su, quando la temperatura cala e l’inverno prende a spallate ottobre e novembre per far largo al suo “sottozero”, i campi da tennis vanno coperti. Su i pressostatici, via al walzer delle doppie porte o ai tornelli. Se uno scenario così lo prospettate a Roma, vi guardano come se veniste da Saturno. “Qua se copre un bel par de ciufoli”, si sente dire il milanese invidioso in trasferta per lavoro in Capitale. Già, al nord è tutto diverso: la notte (e non solo) ghiaccia e la terra si spaccherebbe se non fosse ben ricoperta da quei mostri tondeggianti, spesso verdoni e bianchi (beh, bianchi, solitamente nocciola, se va bene; grigio pantegana se va male…). Il tragitto dei condannati: spogliatoio, pezzetto all’aperto, pallone pressostatico. Rispettive temperature: 71° C, (97% d’umidità); -13° C; 58° C. Spesso però, oltre al danno naturale, la beffa tecnologica: l’impianto va sì e va no.

 

i dieci segnali che vi fanno capire che l’impianto di riscaldamento del vostro campo al circolo è mal regolato.

 

Al numero 10

Dagli stracci per tirare il campo salgono tre stalagmiti degne delle grotte di Toirano

 

Al numero 9

Una metà campo è subappaltata a una baby-gang che cura la crescita di strane piantine verdi…

 

Al numero 8

Prima di entrare il custode vi chiede se avete le calzature adatte: le ciaspole

 

Al numero 7

Per il cambio campo, al posto delle panchine ci sono le sdraio

 

Al numero 6

I soci dell’ora prima chinati da 25 minuti per controllare un segno in evidente stato d’ipotermia

 

Al numero 5

Siete tre pari al primo set e vi siete già messi e tolti la felpa 24 volte

 

Al numero 4

Scambiate il ragionier Filetti con cui giocate da 15 anni col pupazzo Gnappo

 

Al numero 3

In preda alle allucinazioni siete convinti di vedere al di là della rete la Sharapova in bikini che si scola un gatorade ghiacciato

 

Al numero 2

Il sudore s’è ghiacciato sotto il vostro orologio e vi rendete conto che per toglierlo ci vorrà la fiamma ossidrica

 

E il primo segnale che vi fa capire che l’impianto di riscaldamento del vostro campo al circolo è mal regolato è che

un salmoncino sta nuotando nella vostra mezza naturale

 

da un’idea di… David Letterman

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