Nel primo match del week-end di Davis, il bielorusso Ignatik (contro Starace) da metà del primo set non si è più seduto con Capitan Voltchkov…

di Gabriele Riva

 

Sgambata a Castellaneta Marina: Starace, Fognini e Bolelli timbrano il cartellino, entrano in ufficio, fanno ciò che devono e alle 18.00 puntuali se ne tornano verso casa. Tutto facile, tutto normale. Come una giornata qualsiasi di ognuno di noi. Non c’è neanche la coda in tangenziale, meglio di così: prossima uscita Olanda. Le uniche emozioni del week-end di Coppa Davis ce le ha date non uno dei nostri, ma uno dei loro. Anzi, l’Uno dei loro: il meglio classificato tra i bielorussi, Uladzimir Ignatik (178) è sceso in campo per primo contro Potito Starace. Al via parte forte e va sopra. Uno, due, tre a zero… Poi Poto s’abitua al vento, usa il drop-shot e tutto torna nei binari. Ma non solo. Poco prima dell’aggancio italico il ventenne fresco di best ranking Atp, litiga con il suo capitano,  Vladimir Voltchkov, semifinalista a Wimbledon 2000. Ne seguono scene da ghignare con la mano davanti alla bocca, imbarazzati. Il giocatore non si siede più con il capitano, che da parte sua fa di tutto per non incrociare lo sguardo del Suo. Piuttosto si guarda la biondina in prima fila, dall’altra parte dell’impianto del Nova Yardinia. Ma perché?  

 

Ecco le dieci spiegazioni che Ignatik ha dato per non essersi più seduto con il suo capitano…

 

Al numero 10

“Eravamo a Castellaneta da cinque giorni, otto sedute d’allenamento, cinque in palestra… e lui mai una doccia!”

 

Al numero 9

“Per San Valentino gli avevo chiesto un diamante e lui s’è presentato con il solito borsone per racchette… pezzente!”

 

Al numero 8

“Voltchkov? Glu glu glu…”

 

Al numero 7

“Quando mi ha detto ‘Gioca corto sul diritto di Starace’, ho capito che era Seppi in incognito… gli somiglia, ho ragione o no?!?”

 

Al numero 6

“Abbiamo litigato sì, ma da lì a mettermi le puntine sulla sedia…”

 

Al numero 5

“Continuava a ripetermi: ‘ascolta me, che io ho fatto semifinali a Wimbledon’… quelli così non li sopporto io”

 

Al numero 4

“A inizio match faceva finta di sbadigliare per abbracciarmi”

 

Al numero 3

“Ho sbottato: invece di darmi consigli tecnici mi raccontava della sua fidanzata che l’ha lasciato”

 

Al numero 2

“Durante i cambi campo faceva quello interessato, ma durante gli scambi lo vedevo che giocherellava con l’iPhone…”

 

E la prima spiegazione che Ignatik ha dato per non essersi più seduto con il suo capitano è 

“L’amore non è bello, se non è litigarello…”

 

 


da un’idea di… David Letterman

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