Tony Roche ha allenato Roger Federer per un paio d'anni. Il rapporto si è interrotto bruscamente nel 2007, ma dopo tanti anni il coach australiano è tornare a parlare del suo ex pupillo. Secondo il vincitore del Roland Garros 1966, lo svizzero si trova in uno stato psicofisico che potrebbe consentirgli di mantenere questi livelli per altri 4-5 anni. "Roger è il più talentuoso che abbia mai messo piede su un campo da tennis – ha detto Roche, che oggi segue Lleyton Hewitt – io gli feci fare allenamenti piuttosto duri per evitare che dipendesse soltanto dal talento. Non credo che avrà problemi sul piano mentale, mentre a livello fisico glì dò ancora 4-5 anni. Può certamente vincere un altro Slam, Wimbledon è il suo preferito ma può fare bene dappertutto. Gli avversari lo devono rispettare perchè sarà sempre una minaccia". Roche ha poi dato la sua spiegazione sul perchè lo svizzero non ha mai avuto grossi infortuni. "Dipende da come colpisce la palla. Lo fa in modo naturale, non fisico come gli altri. Oggi tutto gira intorno alla potenza, per questo mi piace uno come Nishikori: non ha un gran fisico, ma sa interpretare il tennis moderno in modo geniale". Il rapporto si è interrotto bruscamente nel 2007, ma dopo tanti anni il coach australiano è tornare a parlare del suo ex pupillo. Secondo il vincitore del Roland Garros 1966, lo svizzero si trova in uno stato psicofisico che potrebbe consentirgli di mantenere questi livelli per altri 4-5 anni. "Roger è il più talentuoso che abbia mai messo piede su un campo da tennis – ha detto Roche, che oggi segue Lleyton Hewitt – io gli feci fare allenamenti piuttosto duri per evitare che dipendesse soltanto dal talento. Non credo che avrà problemi sul piano mentale, mentre a livello fisico glì dò ancora 4-5 anni. Può certamente vincere un altro Slam, Wimbledon è il suo preferito ma può fare bene dappertutto. Gli avversari lo devono rispettare perchè sarà sempre una minaccia". Roche ha poi dato la sua spiegazione sul perchè lo svizzero non ha mai avuto grossi infortuni. "Dipende da come colpisce la palla. Lo fa in modo naturale, non fisico come gli altri. Oggi tutto gira intorno alla potenza, per questo mi piace uno come Nishikori: non ha un gran fisico, ma sa interpretare il tennis moderno in modo geniale".