Toni Nadal ha rilasciato una simpatica intervista a Cadena Cope, una radio di Maiorca. Lo zio-coach di Rafa ha ribadito che Federer è il più grande di sempre, inserendo anche Djokovic tra i papabili. Tuttavia, la parte più interessante è quando ha raccontato alcuni aneddoti: "Durante l'infanzia di Rafael, gli ho fatto credere che ero un campione del Milan. Gli dicevo che il portiere era Fetuccini, Parpadelle e Macaroni erano i difensori, a centrocampo c'era Spaghetti e io ero il Gran Natali che risolveva le partite. Una volta, a Manacor, si inaugurava un club del Barcellona intitolato a Miguel Angel e vidi Beguiristain. Gli chiedi di salutarmi come il 'Gran Natali' ed esaltare i miei successi con il Milan. Lo fece e ne parlammo a lungo, mentre Rafa ascoltava". All'intervista era presente anche Miguel Angel, l'altro zio ex-calciatore di Rafa. "Quando Rafa ha visto giocare Toni è stata la prima grande delusione della sua vita". "Rafa era un ragazzo innocente – riprende Toni – è cresciuto pensando che io fossi un fenomeno. Gli dissi che avevo vinto sei Tour de France. Indurain si era fermato a cinque, io dovevo averne uno in più". Più noto l'aneddoto in cui Toni si era spacciato per un mago. I due guardavano una partita di Ivan Lendl. Toni sapeva che si sarebbe ritirato e disse che aveva deciso di farlo infortunare. "Non farlo, non sta bene" gli disse il piccolo Rafa. "Niente da fare, ormai ho preso la decisione". Lo zio-coach di Rafa ha ribadito che Federer è il più grande di sempre, inserendo anche Djokovic tra i papabili. Tuttavia, la parte più interessante è quando ha raccontato alcuni aneddoti: "Durante l'infanzia di Rafael, gli ho fatto credere che ero un campione del Milan. Gli dicevo che il portiere era Fetuccini, Parpadelle e Macaroni erano i difensori, a centrocampo c'era Spaghetti e io ero il Gran Natali che risolveva le partite. Una volta, a Manacor, si inaugurava un club del Barcellona intitolato a Miguel Angel e vidi Beguiristain. Gli chiedi di salutarmi come il 'Gran Natali' ed esaltare i miei successi con il Milan. Lo fece e ne parlammo a lungo, mentre Rafa ascoltava". All'intervista era presente anche Miguel Angel, l'altro zio ex-calciatore di Rafa. "Quando Rafa ha visto giocare Toni è stata la prima grande delusione della sua vita". "Rafa era un ragazzo innocente – riprende Toni – è cresciuto pensando che io fossi un fenomeno. Gli dissi che avevo vinto sei Tour de France. Indurain si era fermato a cinque, io dovevo averne uno in più". Più noto l'aneddoto in cui Toni si era spacciato per un mago. I due guardavano una partita di Ivan Lendl. Toni sapeva che si sarebbe ritirato e disse che aveva deciso di farlo infortunare. "Non farlo, non sta bene" gli disse il piccolo Rafa. "Niente da fare, ormai ho preso la decisione".