Parlando a una radio argentina, Toni Nadal ha detto che dopo il ritiro del nipote non dovrebbe allenare più professionisti. A margine di una discussione sul suo libro "Todo se puede entrenar", lo zio-coach di Rafa ha detto: "Ci sono tanti modi per affrontare le cose. Io e Rsfa ne abbiamo scelto uno ed è andata bene. Il futuro? Sono legato a mio nipote per un discorso familiare, il mio impegno è tutto con lui. Non ho in programma di allenare altri giocatori. Quando si ritirerà penso proprio che andrò alla sua accademia e lavorerò lì". Più in generale, Nadal se l'è presa con l'abitudine di molti giocatori di cambiare coach con frequenza. "Chi paga comanda, e di solito paga il giocatore. Quando le cose vanno male è normale che cambi allenatore, ma non è il nostro caso: Rafa si è abituato alle responsabilità. Quando affronta un problema sa che non sarà Dio a risolverlo, ma dovrà contare solo su se stesso".Parlando a una radio argentina, Toni Nadal ha detto che dopo il ritiro del nipote non dovrebbe allenare più professionisti. A margine di una discussione sul suo libro "Todo se puede entrenar", lo zio-coach di Rafa ha detto: "Ci sono tanti modi per affrontare le cose. Io e Rsfa ne abbiamo scelto uno ed è andata bene. Il futuro? Sono legato a mio nipote per un discorso familiare, il mio impegno è tutto con lui. Non ho in programma di allenare altri giocatori. Quando si ritirerà penso proprio che andrò alla sua accademia e lavorerò lì". Più in generale, Nadal se l'è presa con l'abitudine di molti giocatori di cambiare coach con frequenza. "Chi paga comanda, e di solito paga il giocatore. Quando le cose vanno male è normale che cambi allenatore, ma non è il nostro caso: Rafa si è abituato alle responsabilità. Quando affronta un problema sa che non sarà Dio a risolverlo, ma dovrà contare solo su se stesso".