Nel 1998, Tommy Haas era una giovane promessa di 20 anni. Al Masters 1000 di Indian Wells (che all'epoca si chiamava "Super 9") giunse al terzo turno, ma volò più in alto di tutti: un amico lo invitò a fare un giro su un F-16, velivolo delle forze armate. "Mi chiese se poteva fare le varie acrobazie e io gli dissi di si. Fece tutto quanto era possibile fare su un aereo" ha raccontato Haas a 15 anni di distanza. "Volavamo sempre più in basso, poi a un certo punto abbiamo sorvolato il campo centrale. C'era Andre Agassi in campo, stava per servire, ma si è fermato e ha guardato verso di noi. La gente impazzì! Secondo me sarò svenuto per qualche secondo: mi chiamavano alla radio e non rispondevo. Se lo chiedessero di nuovo penso che lo farei, ma non credo che mia moglie mi lascerebbe andare!". Qualche anno fa, Haas è diventato cittadino americano ma continua a giocare per la Germania.Nel 1998, Tommy Haas era una giovane promessa di 20 anni. Al Masters 1000 di Indian Wells (che all'epoca si chiamava "Super 9") giunse al terzo turno, ma volò più in alto di tutti: un amico lo invitò a fare un giro su un F-16, velivolo delle forze armate. "Mi chiese se poteva fare le varie acrobazie e io gli dissi di si. Fece tutto quanto era possibile fare su un aereo" ha raccontato Haas a 15 anni di distanza. "Volavamo sempre più in basso, poi a un certo punto abbiamo sorvolato il campo centrale. C'era Andre Agassi in campo, stava per servire, ma si è fermato e ha guardato verso di noi. La gente impazzì! Secondo me sarò svenuto per qualche secondo: mi chiamavano alla radio e non rispondevo. Se lo chiedessero di nuovo penso che lo farei, ma non credo che mia moglie mi lascerebbe andare!". Qualche anno fa, Haas è diventato cittadino americano ma continua a giocare per la Germania.