Venerdì è arrivata la dichiarazione, sabato è iniziata la guerra. Dopo i cannoneggiamenti, adesso è freddo glaciale tra Bernard Tomic e Tennis Australia. Il giovane australiano non sarà convocato da Wally Masur per il match di Coppa Davis contro il Kazakhstan, in programma a Darwin dal 17 al 19 luglio. E' stata ritenuta la sanzione più adeguata per rispondere alle sparate di Tomic nella conferenza stampa dopo la sconfitta contro Novak Djokovic, al terzo turno di Wimbledon. Un conferenza che passerà alla storia come una delle più “rabbiose” di sempre. Quando John Tomic, papà di Bernard, si era scagliato contro Tennis Australia per l'assenza di supporto alla figlia Sara, era chiaro che “Bernie” avrebbe dovuto prendere una posizione. Aveva promesso di parlare dopo l'eliminazione da Wimbledon, ed è stato di parola. A meno di un'ora dalla sconfitta contro Novak Djokovic, ha detto qualsiasi cosa in un monologo di circa cinque minuti. Vale la pena riportare le fasi salienti perchè, a modo loro, sono dei gioielli di trash-talk.
“Rafter? E' un bravo ragazzo. E' un ottimo attore, parla bene, è sempre preparato e sa cosa deve dire. E' Tennis Australia a riferirgli cosa dire. Per questo sono molto deluso da Craig Tiley, penso che ci sia lui dietro tutto questo. Se negli ultimi due anni ho avuto degli alti e bassi è colpa sua”
“Non ho ricevuto supporto, penso che sia mancato il rispetto. Non è stato un periodo facile per me: arriva un nuovo giocatore e le pressioni sono enormi. E' cambiato tutto da quando mi sono operato all'anca l'anno scorso. Non ho ricevuto una sola telefonata da Tennis Australia: potevano chiedermi come stavo, se avessi bisogno di una mano, se potevano aiutarmi…niente. E' stato molto deludente per un'istituzione importante come Tennis Australia. Non mi fraintendete: come dice Rafter, mi hanno supportato parecchio sul piano economico. Ma per tutto quello che hanno investito, hanno avuto un ritorno 10-20 volte maggiore. E' sicuro al 100%. Adesso, per qualche ragione, mi stanno trascurando”.
Tomic è arrabbiato perchè gli hanno fatto pagare le palline e i campi di allenamento a Brisbane, prima del torneo. “Ci siamo organizzati con 9-10 giorni d'anticipo…ma sono venuti da me e mi hanno detto che dovevo pagare campo e palline. Pensate che sia giusto? Non ci potevo credere. Ho preso la ricevuta e mi sono domandato se era questo il supporto di Tennis Australia. Non è una questione di soldi, ma di rispetto”.
“Ad ogni modo, vorrei giocare in Coppa Davis. Lo farò per rispetto al pubblico, per la squadra e per Lleyton Hewitt. Nick Kyrgios è venuto da me e mi ha detto che se io non avessi giocato avrebbe mollato anche lui. Voglio giocare e giocherò. Ho grande rispetto per Lleyton e per le nostre leggende: Tony Roche, Rod Laver…non certo per Tiley. Poi c'è Rafter che non sa cosa sta facendo. E' una maschera per Craig Tiley e Steve Healy. Gli danno un budget e gli dicono di fare un lavoro. E lui che fa? Mi fa pagare il campo a Brisbane a 10 giorni dal torneo. Non capisco: dov'è il supporto? Dov'è il rispetto? Credo che bisognerebbe indagare su Tennis Australia, su quello che fanno e dove vanno a finire i loro soldi”.
Le parole di Tomic non sono passate inosservate. I vertici di Tennis Australia, presenti a Londra, lo hanno convocato d'urgenza per una riunione che si è tenuta sabato presso il ristorante del'All England Club, e gli hanno comunicato l'esclusione dal match di Davis contro il Kazakhstan. Motivo, ovviamente, le frasi irriguardose che sono state definite . L'incontro con il CEO Craig Tiley (nella foto sopra, ndr) e con il presidente Stephen Healy è durato circa 20 minuti. “Giocare per il nostro paese è un privilegio assoluto – ha detto Healy – ma con quel privilegio arriva l'obbligo di comportarsi in modo adeguato. Lui non l'ha fatto. Le sue accuse sono frutto di scarsa informazione, sono false e ha deriso pubblicamente persone eccezionali. Speriamo che possa imparare da tutto questo. La nostra comunità è impegnata per aiutare tutti i giocatori, Bernard compreso, ad essere migliori tennisti, ma anche le migliori persone possibili”. Tiley ha poi aggiunto che Tomic ha avuto un grande sostegno da parte di Tennis Australia sin da quando aveva 11-12 anni. “E' stato bravo a diventare un ottimo giocatore, ma noi siamo stati un partner fondamentale. Il nostro compito arriva a un certo punto, poi si deve fermare. Adesso sta guadagnando molti soldi, ha parecchi accordi commerciali ed è in grado di sostenere ogni spesa. Noi vogliamo dare le stesse possibilità a tutti gli atleti. Lui ha scelto una strada distruttiva e non ne avrà alcun beneficio”.
E IL KAZAKHASTAN SPERA…
A parte la polemica, gli appassionati australiani sono col fiato sospeso: e se Nick Kyrgios dovesse boicottare la Davis per solidarietà a Tomic? I vertici di TA sono ottimisti. “Wally Masur ha parlato con tutti i giocatori e ci aspettiamo che Nick giochi” ha detto Healy, che ha spiegato anche la vicenda del campo e delle palline a pagamento. “E' vero, ma perchè non eravamo contenti del suo comportamento. C'è uno standard valido per tutti i giocatori, che se viene disatteso ci obbliga a prendere certe decisioni. Andò così per una serie di cose, e fu un gesto di sostegno verso Pat Rafter, che all'epoca era ancora capitano di Davis”. Hanno poi spiegato di essere disponibili a rispondere, punto per punto, alle accuse di Tomic. Alcune sono state definite imprecise, altre “false”. Pare che ci fossero gli estremi per la diffamazione: “Ma non faremo nessuna querela. Credo che nessuna organizzazione al mondo sia munifica come noi e poi permetta critiche così pesanti. Non intraprenderemo azioni legali: la decisione di tenerlo fuori dalla Davis è sufficiente. Lui è un grande giocatore di Davis, molto appassionato, ed è molto deluso di non poter giocare. Per ora credo che sia sufficiente”. Il più contento sarà Dias Doskarayev, capitano del Kazakhstan del “nostro” Andrey Golubev. Lo stesso Andrey ha detto che il campo molto veloce di Darwin potrebbe livellare il gioco. Senza Tomic, l'Australia avrà Nick Kyrgios mentre potrebbe esserci qualche problema per il secondo singolarista. Il favorito sarebbe Thanasi Kokkinakis, poi ci sarebbero John Millman, Sam Groth, James Duckworth e in ultima istanza Lleyton Hewitt. Saranno favoriti, ci mancherebbe, ma il Kazakhstan può far paura. In fondo hanno battuto la Repubblica Ceca in trasferta e per poco non facevano il miracolo contro la Svizzera, a Ginevra. Ma ci sarà tempo per pensarci: mentre in Australia impazziscono per il caso Tomic, c'è da giocare la seconda settimana di Wimbledon.