Dopo i festeggiamenti per il compleanno, con tanto di lap dancer, Bernard Tomic riparte. Il nuovo coach si chiama Velimir Zovko, è croato ed è stato scelto dal padre. Malumore a Tennis Australia. 
Per i primi mesi del 2014, Bernard Tomic si farà allenare dal croato Velimir Zovko

Di Riccardo Bisti – 4 dicembre 2013

 
I festeggiamenti per il 21esimo compleanno sono finalmente alle spalle. Le foto con Bernard Tomic avvinghiato a un paio di ballerine hanno fatto il giro del mondo: capita raramente (mai?) che un tennista si esponga in questo modo. Ce lo vedete un Federer, un Nadal, o anche solo un Del Potro, a farsi riprendere in una situazione del genere? Ma Bernard, si sa, è fatto così. La notizia non ha fatto troppo scandalo perchè arriva dopo una serie di episodi che hanno costruito il personaggio: il ritiro della patente, la rissa in cima a un palazzo, alcune partite giocate a perdere, l’ingombrante presenza del padre. Ma bisogna andare avanti, e chissà che la notte della Newcombe Medal non abbia avuto funzione catartica. Il premio, intitolato al campione degli anni 60-70, è un riconoscimento al migliore tennista australiano dell’anno. Il rampante Tomic è stato battuto da nonno Hewitt, che pure gli sta dietro in classifica. Lleyton dà sempre il massimo, Bernard quasi mai. E pensare che era partito benissimo, vincendo il primo titolo ATP a Sydney e incappando in Roger Federer all’Australian Open. Da allora, quasi soltanto disastri. Soltanto un paziente lavoro diplomatico ha consentito il reintegro in Coppa Davis. La vittoria in Polonia è stata l’unica luce di una seconda parte di stagione in cui, Wimbledon a parte, si è parlato di lui soprattutto per le vicissitudini del padre. I suoi tifosi sperano che l’umiliazione dell’altra sera, quando non si è aggiudicato la Newcombe Medal, gli dia la spinta giusta per lavorare seriamente. Ma chi sperava nella rottura del cordone ombelicale con papà John, è rimasto deluso.
 
A margine della cerimonia, si è detto pronto alla dura disciplina della pre-season. La prima mossa è l’assunzione di un nuovo co-coach. Tomic effettuerà la preparazione con il 46enne croato Velimir Zovko, giunto a Melbourne in questi giorni. L’obiettivo è chiaro: entrare tra i top 20. Zovko è stato scelto direttamente dal padre e seguirà Bernard fino alla fine della squalifica di John (l’interdizione per la testata rifilata a Thomas Drouet, ex sparring partner del figlio). Il background croato di Zovko è stato un fattore nella scelta, e sembrano tutti contenti del “dual-coach” che andrà avanti almeno per sei mesi. “Velimir viene dalla Croazia, parla la mia lingua e per me è importante avere una buona comunicazione – ha detto Tomic – conosce la mia provenienza, quindi saprà prendermi. Io sono un ragazzo piuttosto difficile”. Papà John sarà ancora coinvolto, e riprenderà il suo posto nella panchina del figlio allo scadere della squalifica. “Non conosco molti giocatori con due coach, è qualcosa di nuovo anche per me, ma ho intenzione di provare e vedere come va. A maggio tireremo le somme”. Papà John non si rassegna a un ruolo di secondo piano. Nei giorni scorsi, ha definito Zovko un’estensione del suo braccio. La notizia è stata raccolta con una certa rassegnazione dal clan di Tennis Australia, che sperava in una voce più indipendente. Bernard si è detto stupito dai segnali negativi giunti dalla federazione: “Zovko sarà sempre sul campo, trascorreremo molte ore insieme, ma ovviamente mio padre mi conosce meglio. Se troverà qualcosa che non va, troverà il modo di parlarne fuori dal campo. E’ un accordo tra loro, sono pronti a rispettarlo”.
 
‘Zelko’, come è soprannominato il nuovo allenatore, viene presentato così. “Da quello che ho sentito, è molto disciplinato. E’ quello che mi serve. Non vedo l’ora. Non so ancora dire cosa mi porterà, ma ho intenzione di assimilare tutto il possibile nelle settimane a venire. Dovrò lavorare duro, a testa bassa, e presentarmi a gennaio in grandi condizioni, come ho sempre fatto”. Nei giorni scorsi, Tomic aveva ricevuto un invito da Tony Roche, che gli aveva aperto le porte della sua accademia a Sydney, la stessa dove ci allena Lleyton Hewitt. Tomic ci ha pensato, ma ormai si era già stabilito a Melbourne, dove si allenerà presso lo spettacolare National Tennis Centre. E’ facile immaginare che vedremo un buon Tomic in Hopman Cup, a Sydney e all’Australian Open. Il salto di qualità deve arrivare nei restanti mesi dell’anno. Chiudere l’anno tra i top-20 è stato definito un obiettivo “ragionevole”. “E’ dura, ma devo metterci tutto l’impegno” ha detto Tomic, che è stato al massimo numero 27. A chiudere, non poteva mancare una battuta sui festeggiamenti per il 21esimo compleanno. “Mi sono divertito, ho festeggiato, tutto qui. Adesso mi allenerò e vediamo come va. Mi sono sempre preparato bene prima dell’Australian Open, vediamo come va. La cosa più importante sarà giocare bene dopo. Credo di essere pronto, sto imparando. E’ normale che ci siano alti e bassi”. Ok, ma non deve diventare una patologia.