L’australiano doma Dolgopolov in 5 set ed è sempre più il beniamino degli australiani. Negli ottavi affronterà Federer. Medina Garrigues in lacrime, come 10 anni fa.
Bernard Tomic intervistato da Jim Courier
Di Riccardo Bisti – 20 gennaio 2012
La giornata non poteva finire peggio. Dopo aver aspettato le 23 per scendere in campo, Anabel Medina Garrigues è piombata nello stesso incubo di 10 anni fa. Arantxa Sanchez e Conchita Martinez erano in procinto di ritirarsi, il tennis femminile spagnolo aspettava una degna erede. Lei era giovane, forte e promettente. All’Australian Open 2002 giunse al quarto turno, ma il suo sogno si interruppe contro Monica Seles. La giovane Anabel era avanti 4-2 quando un movimento sbagliato sul Rebound Ace assassino le frantumò i legamenti del ginocchio. Rimase ferma nove mesi e – in un certo senso – le sue ambizioni finirono lì. Intendiamoci: ha saputo costruirsi una carriera dignitosa, chiude ininterrottamente tra le top 100 dal 2003 e vanta un best ranking al numero 16….però, insomma, questa ragazza dalle movenze austere avrebbe potuto fare molto di più. Dieci anni dopo, è giunta al terzo turno dell’Australian Open e contro Na Li avrebbe potuto giocare senza niente da perdere. Ma un altro movimento sbagliato, sullo stesso campo, le ha procurato una forte distorsione alla caviglia. Ed ecco ancora le lacrime, copiose e quasi contagiose. Impossibile non pensare a 10 anni fa, anche se stavolta l’entità dell’infortunio sembra minore. Anabel ha persino provato a restare in campo, ma non c’è stato niente da fare. Ma almeno è uscita sulle sue gambe. Il tutto per la gioia di Na Li, che non ha nemmeno dovuto concedere la tradizionale intervista sul campo. D’altra parte cosa vuoi chiedere a chi ha appena “vinto” giocando 3 games?
Chi invece è stato tempestato di domande – e continuerà ad esserlo – è Bernard Tomic, eroe di giornata per gli australiani. Ma non solo. Il baby australiano, nato in Germania ma origini balcaniche, ha vinto il match-champagne contro Alexandr Dolgopolov. Tomic ha mostrato una solidità mentale impressionante per battere l'ucraino, che lo scorso anno giunse nei quarti di finale. E’ stata una bella partita, piena di soluzioni vincenti e tagli inusuali. Ci sono volute 4 ore prima che Tomic potesse alzare le braccia al cielo dopo aver siglato il 4-6 7-6 7-6 2-6 6-3 finale. Il tennis di questo ragazzo non è così fluido o appariscente, ma le soluzioni sono straordinarie. 12 mesi fa avrebbe perso di sicuro, soprattutto dopo aver ceduto un primo set che sembrava avere in pugno. Invece ha vinto due tie-break consecutivi e giocato un quinto set impeccabile (anche se ha rubacchiato un punto in un momento importante, negando di aver chiesto un challenger quando invece aveva chiaramente alzato la racchetta), in cui ha difeso con le unghie e con i denti il break conquistato nel quarto game. Non più tardi di un mese fa era stato bloccato dalla polizia australiana per guida “eccessivamente sportiva” a bordo della sua BMW. Adesso, invece, ha saputo sviare con abilità la domanda di Jim Courier. “Oggi, sull’Herald Sun, la foto della tua ragazza era molto più grande della tua”. “In effetti siamo rimasti sorpresi entrambi. Ma io sto giocando bene ed è importante avere il suo sostegno”. Bravo, equilibrista. Lei, nel frattempo, se lo mangiava con gli occhi e gli mandava un bacio dopo l’altro, come se avesse già capito il protocollo dello star system. In attesa di Hewitt-Raonic, in programma nella sessione serale di sabato, Tomic è il primo australiano a raggiungere gli ottavi proprio dopo Hewitt. Due anni fa, “Rusty” venne sconfitto da Roger Federer, prossimo avversario di “Bernie” (come hanno preso a chiamarlo gli australiani). I due si sono già affrontati in Coppa Davis, e vinse lo svizzero in quattro set. Cosa hai imparato da quel match, Bernie? “Non molto, a dire il vero!” ha scherzato sul campo in un clima di totale euforia davanti a una Rod Laver Arena stracolma (anche oggi è stato battuto il record di pubblico).
Nessuna sorpresa negli altri match di giornata, sia in campo maschile che femminile. Avanti senza problemi Federer, Nadal, Wozniacki ed Azarenka (anche se quest’ultima ha faticato un po’ nel finale contro la tedesca Mona Barthel), Kim Clijsters ha superato piuttosto facilmente Daniela Hantuchova e Juan Martin Del Potro ha giocato un’ottima partita contro Yen Hsun Lu, battuto con un secco 6-2 6-3 6-0. Il match più interessante della nottata è stata la vittoria di Feliciano Lopez contro John Isner. Lo spagnolo, con la sua nuova racchetta dal look “caraibico” ha dominato alla distanza, vincendo 6-1 il quinto set contro un Isner forse ancora provato dalla lunga battaglia contro Nalbandian. Il più contento di tutti sarà Rafael Nadal: l'americano, forse, sarebbe stato avversario meno malleabile dell’amico Lopez. E poi il bilancio di Rafa con i suoi connazionali è impressionante: 76 vittorie e 13 sconfitte. Lopez spera di emulare Ferrer, l’ultimo iberico capace di battere Nadal, che ci riuscì l’anno scorso proprio all’Australian Open. Feliciano ha già battuto due volte Rafa. Ma erano altri tempi, altre storie. Molto diverse.
AUSTRALIAN OPEN 2012 – TABELLONE MASCHILE
AUSTRALIAN OPEN 2012 – TABELLONE FEMMINILE
L’ORDINE DI GIOCO DI SABATO 21 GENNAIO
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