Emergono nuovi dettagli sull'arresto di Bernard Tomic a Miami Beach. Tramite un'intervista con una TV locale, l'australiano ha spiegato la situazione e si è assunto ogni responsabilità. La vicenda si è sviluppata alle 5 del mattino, quando dalla stanza 15 dell'hotel W South Beach la musica era troppo alta. Gli hanno chiesto di abbassare il volume, ma lui ha risposto picche. "E' stata colpa mia – ha detto Tomic – la prima volta che sono venuti gli ho detto che la musica non era alta e li ho invitati a entrare per mettere il volume che loro ritenevano normale, ma la seconda volta non era ugualmente contenti. Ci sono rimasto male quando ho visto la polizia la terza volta che sono venuti". In merito al presunto rifiuto di lasciare la stanza, Tomic dice che la polizia non gli ha dato il tempo di radunare le sue cose. "I miei problemi del passato? Ero molto giovane. Mi piacerebbe dire che ho imparato la lezione, ma l'altra notte non è stato così. Ma adesso ho davvero capito". Emergono nuovi dettagli sull'arresto di Bernard Tomic a Miami Beach. Tramite un'intervista con una TV locale, l'australiano ha spiegato la situazione e si è assunto ogni responsabilità. La vicenda si è sviluppata alle 5 del mattino, quando dalla stanza 15 dell'hotel W South Beach la musica era troppo alta. Gli hanno chiesto di abbassare il volume, ma lui ha risposto picche. "E' stata colpa mia – ha detto Tomic – la prima volta che sono venuti gli ho detto che la musica non era alta e li ho invitati a entrare per mettere il volume che loro ritenevano normale, ma la seconda volta non era ugualmente contenti. Ci sono rimasto male quando ho visto la polizia la terza volta che sono venuti". In merito al presunto rifiuto di lasciare la stanza, Tomic dice che la polizia non gli ha dato il tempo di radunare le sue cose. "I miei problemi del passato? Ero molto giovane. Mi piacerebbe dire che ho imparato la lezione, ma l'altra notte non è stato così. Ma adesso ho davvero capito".