di Alessandro Magrini
Stan Wawrinka suona la sveglia nell’alba italiana sconfiggendo in finale a Tokyo Benoit Paire con lo score di 6-2 6-4.
Atto conclusivo decisamente a senso unico, con il funambolico francese che non è riuscito a ripetere le imprese dei giorni precedenti, quando a subirne la “dura legge” erano stati nell’ordine Grigor Dimitrov, Marcos Baghdatis, Nick Kyrgios e l’idolo di casa Key Nishikori.
L’arma che aveva mietuto così tante ed illustri vittime nel corso della settimana, il servizio, oggi però si è fatalmente inceppata: con solo il 25% di prime palle in campo, il ventiseienne di Avignone subisce tre break consecutivi e vede “scivolare via” il primo set in una ventina di minuti.
Le percentuali in battuta migliorano sensibilmente nel secondo parziale e finalmente gli spettatori del Centrale assistono allo spettacolo per cui hanno pagato il biglietto: questa volta le prime difficoltà “bussano alla porta” del numero 4 del mondo, che nel terzo game annulla due break points dopo essere stato in vantaggio 40-0. L’equilibrio regna fino al decimo gioco, quando Paire serve per “allungare” il match: i due tennisti si misurano a suon di vincenti e restano più volte in “bilico” sulla parità, ma è il primo ed unico doppio fallo del numero 32 ATP a porre termine alla contesa ed a regalare al campione del Roland Garros il 500 nipponico. Il tutto in poco più di un'ora.
Per Wawrinka si tratta dell’undicesima gioia della carriera, quarto sigillo dell’anno: per ottenerlo, il trentenne di Losanna ha concesso un solo set nell’arco dell’intero torneo, in ottavi contro Tatsuma Ito. Nessun problema invece contro Stepanek all’esordio, Krajicek in quarti e Muller in semifinale.