Prende forma il check trimestrale che la Tennis Integrity Unit ha deciso di dare in pasto all’opinione pubblica. Ad aprile, per la prima, volta, il corpo investigativo che si occupa di vigilare sull’integrità del tennis aveva inviato agli organi di stampa una nota di aggiornamento sulle varie attività, promettendo che la successiva sarebbe stata inviata a luglio. Detto, fatto. Pur stando attenti alla riservatezza sui nomi coinvolti, hanno rivelato alcune statistiche sulle segnalazioni ricevute dalle varie agenzie di scommesse. Non è neanche corretto parlare di “match sospetti” perché una segnalazione non comporta in automatico l’apertura di un’indagine. Nel trimestre aprile-maggio-giugno sono pervenute 73 segnalazioni sulla base dei protocolli d’intesa stretti con organi di controllo e agenzie di scommesse, così suddivise:
2 in tornei ATP
14 in tornei Challenger
33 in tornei Futures
24 in tornei ITF femminili
. Ribadendo quanto espresso nella nota di aprile, la TIU ha specificato che una segnalazione non vuol dire necessariamente match sospetto, e nemmeno che ci sia stata una combine. Semplicemente, il flusso scommesse anomalo segnala che potrebbe essere successo qualcosa di inappropriato. Gli investigatori sanno che una partita può essere condizionata da mille fattori: quote sbagliate, scommesse “ben informate” (con informazioni evidentemente ottenute in modo lecito), condizioni di forma dei giocatori e anche vicende personali. Detto che in tutto il 2015 le segnalazioni erano state 246, quest’anno siamo grossomodo in linea, con 121 segnalazioni nel primo semestre. Il quadro che emerge è chiaro: il fenomeno dei match truccati sarebbe diffuso soprattutto nei tornei minori, quelli con un montepremi inferiore, addirittura “da fame”. Si delinea un quadro di “disperazione”, in cui tanti tennisti di secondo piano cedono alla tentazione del guadagno facile per sostenersi l’attività. Fosse davvero così, il dato dovrebbe far riflettere gli organi di governo del tennis. Ma dovrebbe far pensare anche tanti aspiranti professionisti sulla convenienza nel provarci davvero con il tennis, dove nei primi anni le spese sono ben superiori ai ricavi.
Informazioni extra: la Unit lavorerà anche ai Giochi Olimpici di Rio de Janeiro. Gli investigatori saranno in loco per tutta la durata del torneo e si informa che i Giochi non avranno nessuna esenzione: rientrano nel programma anti-corruzione del tennis (TACP), nonché nel codice anti-corruzione del CIO. Nella nota di aprile si informava dell’intenzione di aumentare l’organico, a dire il vero un po’ scarno. In aprile era stata assunta l’analista Nadia Tuominen e si prometteva l’arrivo di un nuovo investigatore. Detto, fatto: si tratta di Simon Cowell, ex funzionario di polizia britannico con particolari competenze nell’individuare e reprimere attività di corruzione. In questo momento l’organico comprende sette persone: cinque investigatori (tra cui il capo Nigel Willerton) e due analisti. Siamo nell’epoca degli smartphone, dunque non sorprende l’arrivo di un’APP per telefonini in cui si troverà il programma di formazione TIU, oltre a diverso materiale anti-corruzione. Ad ogni modo, oltre 23.000 giocatori hanno già completato il TIPP (Tennis Integrity Protection Program), modulo obbligatorio per ogni professionista (o aspirante tale).
numero 464 ATP nel 2009, è stato squalificato a vita lo scorso dicembre per aver commesso ben cinque violazioni alle regole, compresi match truccati. Il greco ha presentato ricorso al CAS di Losanna e l’udienza si è tenuta lo scorso 7 luglio.
è stato sostanzialmente graziato per aver permesso al figlio del suo coach di effettuare una serie di scommesse da un account a lui intestato. La squalifica di 3 mesi, accompagnata da una multa di 5.000 dollari, è stata sospesa per due anni. La TIU aveva comunque già dato questa notizia (e noi l’avevamo riportata).
Prosegue la vicenda del polacco Piotr Gadomski, 25 anni, già numero 338 ATP nel 2014. Gli hanno dato sette anni di squalifica a 15.000 dollari di multa, pena contestata presso il CAS. L’udienza si è tenuta in marzo e la sentenza è attesa per agosto, dopo che nel precedente check si diceva che sarebbe arrivata a maggio.