A sorpresa, l’estrosa e talentuosa mancina Maria Jose Martinez Sanchez batte Ana Ivanovic 6-4 6-2 in 72 minuti. Domani la finale…

dal nostro inviato a Roma Max Grassi – foto Getty Images

 

Sono bastati 72 minuti alla spagnola Jose Maria Martinez Sanchez per avere ragione (6-4 6-2) di una spenta Ana Ivanovic. Meno di quanto sia durato il solo terzo set (75’) della prima semifinale, quella vinta dalla Jankovic su Serenona.

 

Vedere giocare la spagnola, cresciuta all’accademia di Juan Carlos Ferrero, è un vero spasso per ogni appassionato di tennis. Mancina dal tocco vellutato, la 27enne di Barcellona (n.26 del ranking Wta) è capace anche di reggere ritmi sostenuti con i fondamentali da fondo.

 

Ma sono le sue risposte in drop-shot, i suoi serve&volley, le sue palle corte imprevedibili a far impazzire gli amanti del bel gesto. Come è impazzita, in questa umida serata romana, la bella serba Ivanovic che non è quasi mai riuscita a trovare le risposte giuste al gioco arlecchino dell’avversaria.

 

Maria Jose, figlia di padre falegname e madre manager d’azienda, è una ragazzona gentile e aggraziata. In campo è giocatrice estrosa, imprevedibile, completa, più tignosa e disposta alla lotta di quanto la delicatezza di mano ci indurrebbe a credere.

 

Domani, per lei, ci sarà l’altra serba, quella Jelena Jankovic già due volte campionessa qui al Foro Italico e che in questa settimana ha fatto capire di essere in grande forma.

 

Alle 16 in punto, quindi, scopriremo chi sarà la prossima regina degli Internazionali. I precedenti dicono 1-1 con la spagnola che vinse un match di qualificazione a Miami nel 2001 e la serba che ha pareggiato i conti in Fed Cup lo scorso anno.

 

Chiaramente Jelena Jankovic parte con tutti i favori del pronostico. Comunque, vada come vada, una cosa è certa: con Maria Jose in campo il divertimento è assicurato!

 

 

 


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