Al quinto tentativo Janko centra a Kuala Lumpur il suo primo successo a livello Atp. Battuto in finale Baghdatis per 6-4 7-5 …

di Giorgio Spalluto – foto Getty Images

 

Il tennista filosofo, quello che preferisce letture impegnate ai “piaceri” offerti da web, playstation e telefonini, finalmente si sblocca e centra al quinto tentativo (l’ultima delle quattro finali perse a Eastbourne contro Seppi ), il suo primo titolo nel circuito maggiore.

 

Un successo strameritato per il tennista serbo che impreziosisce una stagione straordinaria in cui, oltre alle due finali perse a Delray Beach e Eastbourne, ha raggiunto la sua miglior classifica issandosi al n. 13 ad inizio settembre e cogliendo agli Open del Canada la prima semifinale in un Masters1000 e agli US Open il suo primo quarto di finale in uno slam.

 

Colui che fino a poco tempo era famoso soprattutto per due motivi, la sconfitta contro Federer agli Open di Australia del 2008 e i suoi tatuaggi (uno dei quali è “La bellezza salverà il mondo”, tratta da “L’idiota” di Dostoyevsky), ha finalmente trovato quella continuità ad alti livelli che gli era sempre mancata nel corso della sua carriera.

 

Ad impreziosire una stagione superlativa è giunto il successo in Malesia. A Kuala Lumpur Tipsarevic ha fatto un sol boccone dei vari Cipolla, Davydenko e Nishikori prima di regolare in finale Marcos Baghdatis per 6-4 7-5.

 

Si rivela ben presto illusoria la partenza a razzo del cipriota che gioca in maniera aggressiva e, approfittando di un Tipsarevic un po’ contratto, si porta sul 3-0. Il serbo capisce di dover chiedere qualcosa in più al servizio, e pian piano, acquista una netta supremazia anche negli scambi da fondo. Troppo solido e troppo in fiducia Janko per il Baghdatis odierno, che cede per 6-4 il primo set dopo 52 minuti.

I due break subiti in apertura di secondo parziale (1-4) dall’isolano sembrano mettere la parola fine sulle sue residue ambizioni di rimonta. Ci pensa il n.2 serbo a rimettere in carreggiata il suo avversario. Tipsarevic, infatti, paga l’inevitabile tensione per l’agognato primo titolo ormai alla portata, si fa raggiungere sul 5-5 ma è bravo a dimenticare in fretta le chance sprecate in precedenza e a chiudere per 6-4 7-5, dopo circa due ore di gioco.

 

Grazie ai 250 punti conquistati in Malesia, Janko eguaglia il suo best ranking di numero 13 e si toglie di dosso il pesante fardello di essere il giocatore con la migliore classifica a non essere mai riuscito a vincere un torneo in carriera.

 


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